03/07/2012 08:48

Il casolare Cavicchi di Pian d'Albero sarà vincolato

Soddisfatto il sindaco: “Ora bisogna renderlo accessibile e promuovere la memoria del luogo”


E’ stata accolta la richiesta di Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), dei Comuni valdarnesi e della Provincia di Firenze per la tutela del casolare Cavicchi, dove il 20 giugno 1944 si svolse la battaglia di Pian d’Albero tra partigiani e truppe nazifasciste.

 

Dunque un luogo denso di significato per la comunità figlinese, che anche quest’anno ha onorato il sacrificio di 39 eroi che diedero la vita per la Liberazione di Firenze e dell’Italia intera: tra questi anche Aronne Cavicchi, figlinese di 12 anni che su quelle colline trovò la morte insieme al babbo e al nonno.

 

Come noto il casolare Cavicchi è adesso inutilizzato e la lunga strada di accesso (privata) è transitabile solo con fuoristrada a causa di un fondo alquanto sconnesso. Adesso però, grazie alla decisione della Soprintendenza ai Beni storici di Firenze e su istanza del capogruppo del Pd di Firenze, Francesco Bonifazi, si è fatto un concreto passo in avanti verso la risoluzione della vicenda: attraverso la richiesta del vincolo giuridico l’area del casolare Cavicchi rimarrà all’attuale proprietà, ma saranno vietate speculazioni edilizie e garantito l’accesso ai cittadini.


“Pian d’Albero e il casolare Cavicchi sono parte della nostra storia e della storia d’Italia – ha commentato il sindaco Riccardo Nocentini –, quindi la notizia del vincolo da parte della Soprintendenza è al tempo stesso un primo concreto passo per ripristinare l’accesso ed un riconoscimento alla memoria di quelle 39 persone che morirono per la nostra libertà”.


Il sindaco Nocentini nel 2008 fu anche il promotore di un protocollo
tra i Comuni di Firenze, Bagno a Ripoli, Greve in Chianti, Incisa, Rignano, Reggello, l’Anpi provinciale e la Provincia di Firenze che prevedeva, proprio a Pian d’Albero, la realizzazione di un Parco storico della Resistenza e la ristrutturazione del casolare Cavicchi: all’epoca vennero ripartite anche le quote per finanziare un progetto di importo complessivo di 460mila euro e da allora il Comune di Figline ha sempre iscritto a Bilancio la sua parte di 40mila euro.


“Grazie all’intuizione del capogruppo Bonifazi, alla solita tenacia dell’Anpi e al sostegno di Regione, Provincia e degli altri Comuni -
ha aggiunto Nocentini – adesso torneremo ad incontrare la proprietà dell’area per cercare una soluzione che in breve tempo ci permetta di rendere visitabile a tutti questi luoghi della memoria del nostro Paese”.

 

 

Foto di Silvano Monchi


Samuele Venturi
Ufficio Stampa Comune Figline Valdarno
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