25/11/2011 09:12

Festa della Toscana al Teatro Garibaldi

Il 30 novembre sarà anche assegnato il Premio Bambagella all’Ospedale Serristori

Si svolgerà al Teatro Garibaldi l’edizione 2011 della Festa della Toscana, nata per ricordare l’abolizione della pena di morte avvenuta il 30 novembre 1786 ad opera del Granduca Pietro Leopoldo.
Quest’anno la festa è dedicata al tema “Una storia, tante diversità”, che vuole essere una fotografia ed una sintesi di esperienze e storie diverse. A Figline la Presidenza del Consiglio comunale ha organizzato per il 30 novembre un incontro con le scuole al teatro cittadino, dove il tema dell’edizione 2011 sarà declinato attraverso il Coro dell’Istituto “Vasari”, le Scuole di musica e di canto del Teatro Garibaldi e dell’associazione culturale “Pegaso” e attraverso le poesie che alcuni studenti stranieri del “Vasari” declameranno ciascuno nella propria lingua d’origine.
“Anche in questa edizione della Festa della Toscana abbiamo cercato un ampio coinvolgimento delle scuole – hanno detto il sindaco Riccardo Nocentini e il presidente del Consiglio comunale, Massimiliano Morandini – perché è proprio ai giovani che va spiegato come nel 1786 la Toscana sia stata così lungimirante da abolire la pena di morte in difesa dei diritti umani. Riteniamo emblematico il tema scelto dalla Regione nel 2011, perché oggi quella tutela dei diritti significa soprattutto tutela della diversità”.
Come ormai consuetudine in occasione della Festa della Toscana sarà consegnato anche il Premio Bambagella, ovvero un riconoscimento ad un figlinese che si è particolarmente distinto in campo locale o internazionale mantenendo un forte legame con la città. Nel 2011 il Consiglio comunale, con l’unanimità di tutti i gruppi, ha deciso di assegnare all’Ospedale Serristori il premio, che sarà ritirato da Averardo Bossi Pucci Serristori, dalle Suore dell’ospedale e da uno degli ultimi assunti presso la struttura sanitaria.
“Quest’anno – ha spiegato il Presidente del Consiglio comunale, Massimiliano Morandini - abbiamo deciso di conferire il Premio Bambagella non ad una persona fisica ma ad una realtà alla quale, come le cronache degli ultimi mesi hanno evidenziato, tutti noi figlinesi siamo molto legati. Le tre persone che ritireranno il premio rappresentano idealmente il passato, il presente ed il futuro di questo ospedale, che ha contribuito alla crescita culturale e sociale della nostra Figline”.
 


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