04/10/2017 13:56

Progetto Futur-e: tre ipotesi per il futuro dell'area ex mineraria Santa Barbara

Tre possibili scenari individuati da Enel e istituzioni. Nel percorso coinvolti 70 interlocutori per discuterne la fattibilità

Rappresentanti di istituzioni, mondo imprenditoriale, associazionismo e aziende insieme a urbanisti, esperti, mondo accademico: sono oltre settanta gli “stakeholder” del territorio che a fine settembre si sono radunati presso l’Incubatore d’Impresa di Cavriglia, in località Bomba, per confrontarsi sul futuro dell’ex area mineraria di Santa Barbara nell’ambito della nuova procedura lanciata da Enel lo scorso giugno ispirata al modello “Futur-e” (https://corporate.enel.it/it/futur-e.html). Tra i rappresentanti istituzionali erano presenti gli assessori Regionali Vincenzo Ceccarelli e Stefano Ciuoffo e i sindaci dei comuni di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni, Figline e Incisa Valdarno Giulia Mugnai e San Giovanni Valdarno Maurizio Viligiardi.

Mentre l’omonima centrale, convertita dal 2006 in un impianto a ciclo combinato, rimane attiva, la miniera di Santa Barbara non è più utilizzata dal 1994 ed è già al centro di un progetto di recupero e riqualificazione, uno dei piani di riassetto ambientali più importanti d’Italia grazie alla collaborazione tra Regione Toscana, Comuni ed azienda. Come annunciato a giugno, Enel ha deciso fare di più con un ulteriore progetto, che applicherà i principi di “Futur-e”, programma lanciato dall’azienda per riqualificare i siti di 23 centrali termoelettriche che hanno concluso il loro ruolo nel sistema energetico o stanno per farlo: attraverso soluzioni sostenibili e innovative, le dismissioni degli impianti diventano nuove opportunità per i territori che le ospitano.

Il progetto entra quindi nel vivo: da maggio 2017 si è svolta una prima fase istruttoria di analisi del territorio e di ricognizione degli attori da parte del Politecnico di Milano e sono stati individuati tre principali scenari di sviluppo per l’area, in maniera compatibile e integrata con i progetti già esistenti e sulla base di studi del contesto economico e dei piani urbanistici. Il primo scenario, “Parco cicloturistico”, prevede la creazione di un parco che integri più attività facendo dell’area un luogo di eccellenza e punto di riferimento per vacanze, sport, tempo libero, benessere fisico, ma anche per la sperimentazione nel campo della mobilità sostenibile. Il secondo scenario è il “Parco agricolo e artistico”, con presenza di boschi, coltivazioni, attività di ricerca e spazi dedicati all’arte. Il terzo, “Ricerca nel campo della geologia e delle attività produttive innovative”, propone di dar vita ad un polo di eccellenza nei settori delle geotecnologie, geofisico e sismico, collaborando con il mondo universitario e con l’Incubatore del territorio. Alcune proposte sono comuni a tutti gli scenari di sviluppo: la creazione di un museo dell’energia diffuso, l’apertura ad eventi artistici, la valorizzazione di eccellenze locali, la realizzazione di aree turistiche e di osservazione e la valorizzazione dei laghi per attività di pesca e balneazione.

Il workshop ha permesso di testare, valutare e arricchire gli scenari emersi direttamente con il territorio e i suoi rappresentanti, con un approccio trasversale e multidisciplinare, in cui ogni punto di vista costituisce un prezioso contributo al successo dell’iniziativa.

Gli scenari emersi e integrati con idee, spunti, osservazioni individuati nel corso della giornata del 25 settembre scorso saranno poi elaborati e ulteriormente sviluppati da circa 70 giovani ricercatori internazionali, 50 del Politecnico di Milano e 20 dell'Università di Firenze, che dal 10 al 13 ottobre trascorreranno alcuni giorni a Cavriglia per verificare e integrare il lavoro già svolto. I risultati delle attività di workshop porteranno quindi a definire gli ambiti di intervento che saranno al centro dei concorsi di progetto che verranno lanciati all’inizio del 2018.


 

FONTE: Ufficio Stampa Enel Italia



 


Samuele Venturi
Ufficio Stampa e Comunicazione
Comune di Figline e Incisa Valdarno
Cell. 328.0229301 Tel. 055.9125255 (sede Figline) - 055.8333450 (sede Incisa)
web
ufficiostampa.figlineincisa.it

«Torna alla lista