07/04/2010 10:53

Il punto sulla presenza di cemento-amianto sul territorio

Smaltire il fibrocemento è molto semplice e spesso risulta anche la soluzione migliore per i cittadini

Nel quadro complessivo della tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente, l'Amministrazione comunale valuta costantemente anche la presenza sul territorio di manufatti in fibrocemento (o cemento-amianto), argomento sul quale si registra un aumento della sensibilità da parte dei cittadini. A questo proposito è bene sottolineare che la presenza di manufatti con queste caratteristiche non costituisce di per sé rischio per la salute dei cittadini o per la tutela ambientale, in quanto il rischio dipende dalla probabilità di una dispersione di fibre di amianto in aria o nel suolo, la quale è connessa alla perdita di compattezza del manufatto stesso: ciò si verifica o per una lunga esposizione agli agenti atmosferici (alcuni decenni) o per danneggiamento ad opera dell'uomo. Se il materiale è in buone condizioni e non viene manomesso è improbabile che esista un pericolo di rilascio di fibre.
Esistono comunque obblighi di legge sul corretto mantenimento del fibrocemento a carico del proprietario, che deve infatti eseguire un programma obbligatorio di controllo e manutenzione. Il Comune invece, quando riceve un esposto firmato sulla presenza di un manufatto in fibrocemento, ha il compito di accertare il rispetto delle normative e in caso contrario obbligare il proprietario alla messa in sicurezza o alla rimozione del manufatto stesso. Spesso la rimozione risulta la via più semplice ed economica da seguire, anche perché si deve considerare che i manufatti in fibrocemento esistenti hanno ormai diversi anni anni: la produzione di questi materiali è infatti proibita dal 1994. Il Comune di Figline - che ha competenza su ciò che riguarda l'uso domestico del fibrocemento e non su quello artigianale-commerciale-industriale - mette a disposizione tramite Aer un kit per l'autosmontaggio ed un prezzo molto contenuto per lo smaltimento a norma di legge.
“Come è evidente – ha spiegato l'assessore all'Ambiente, Gino Calvani – per chi lo desidera, smaltire correttamente i propri manufatti in fibrocemento è semplice ed economico. Abbandonarli per la strada, nei boschi o lungo i torrenti comporta costi a carico della cittadinanza, circa 6mila euro nel 2009, e rappresenta un rischio perché è proprio in questo caso che il fibrocemento diventa pericoloso. Se si considera il caso di rimuovere eventuali manufatti, basta contattare il numero verde di Aer e seguire le istruzioni di uno smaltimento corretto che gioverà alla salute dei cittadini e dell'ambiente”.
Il numero verde di Aer è 800 011 895.


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