07/01/2010 10:23

Alla scoperta di piccoli scorci della memoria cittadina

Gli operai comunali hanno riportato alla luce alcuni cippi rovinati dalla vegetazione e dall'usura del tempo.

 

Nascosti dalla vegetazione cresciuta negli anni e divenuti praticamente invisibili, si trovano per le strade meno battute della città alcuni scorci della nostra memoria, come lapidi, cippi e monumenti che il Comune di Figline Valdarno, grazie alla competenza e alla passione dei suoi operai, ha recuperato nel corso degli anni rendendoli nuovamente visibili agli occhi dei cittadini.
Di recente l'ufficio Cultura del Comune ha segnalato alla Unità operativa Ambiente la presenza di un vecchio cippo abbandonato in via dei Cappuccini, passato inosservato in tanti anni di sopralluoghi nella zona ed effettivamente rinvenuto coperto di terra, rovi, erba e con la base parzialmente seppellita dall'asfalto: sulla sommità si notava la base di una croce ormai andata persa. Il cippo ricorda un fatto tragico del 1924: l'allora direttore del seminario francescano che era nel convento dei Cappuccini, scendendo a Figline per celebrare la messa, in un giorno di grande nebbia finì per cadere nel fosso che allora correva lungo la strada, e venne ritrovato morto. Per recuperare questa “memoria” gli operai del Comune hanno allora provveduto a tagliare la vegetazione e a rimuovere la terra, a ripulire con cura il marmo e infine a riposizionare una croce fatta in cantiere e adesso posta sul cippo e visibile da tutti i figlinesi.
Altre segnalazioni sono giunte direttamente dai cittadini e sono state prese in considerazione dal Comune, con la speranza che attraverso il recupero di questi pezzi della nostra storia continui, e possibilmente aumenti, anche l'attaccamento dei figlinesi alla propria città.


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