E’ stato firmato questa mattina a Figline l’accordo tra i sindacati degli inquilini e quelli dei proprietari con il quale si trova una convergenza per rilanciare il mercato degli affitti. A favorire questo dialogo i quattro Comuni del Valdarno Fiorentino (Figline, Incisa, Reggello e Rignano), che hanno messo sul piatto due agevolazioni che riguardano IMU e aliquota ridotta per la stipula dei contratti di affitto con cedolare secca.

Quattro le direttrici principali dell’accordo firmato stamani, con il quale si intende favorire l'allargamento del mercato delle locazioni agli immobili attualmente sfitti e l'accesso alle locazioni ai settori sociali che attualmente ne sono esclusi; inoltre è volontà delle parti trovare una soluzione al problema degli sfratti per finita locazione e soprattutto dovuti a morosità, incentivando la trasformazione degli sfratti in nuovi contratti. Altri obiettivi sono ricondurre alla legalità il mercato degli affitti sommersi e irregolari, nonché migliorare lo stato manutentivo degli immobili in conformità delle norme sulla sicurezza, della tutela della salute e del risparmio energetico.

I sindacati di inquilini (Conia-Sicet-Sunia-Uniat-Unione Inquilini) e proprietari (Confedilizia-Appc-Asppi-Confappi-Uppi) ritengono inoltre essenziale affiancare al contratto un ampio sistema informativo e a questo scopo considerano necessario avvalersi di un osservatorio territoriale che dovrà avere compiti di studio e monitoraggio delle problematiche abitative sia pubbliche che private.

Oltre ai sindacati, alla firma dell’accordo erano presenti gli assessori alle Politiche sociali Carlo Artini per Figline, Tamara Ermini per Incisa, Daniele Bruschetini per Reggello e Giuliano Buonamici per Rignano: “Grazie a questo accordo contiamo di rilanciare il mercato degli affitti dando una risposta concreta alle famiglie dal punto di vista sociale, perché in questo momento di forte crisi sono purtroppo moltissime le persone che non riescono a far fronte ai canoni innescando una spirale negativa che dobbiamo cercare di interrompere”.