31/03/2012 09:32

Comune unico: presto la richiesta di referendum a Regione

I Consigli comunali hanno approvato una mozione per richiedere la legge che porterà alla fusione

Doppia unanimità. Si sono espressi così i Consigli comunali sulla mozione che impegna i sindaci Nocentini e Giovannoni a richiedere al Presidente regionale Enrico Rossi l’elaborazione e la presentazione al Parlamento toscano di una proposta di legge di fusione dei due Comuni (leggi la mozione).

 


Un voto storico dunque - come del resto lo è l’intero percorso che da diversi mese vede impegnate le due cittadine - ma soprattutto concreto, perché adesso i due sindaci hanno il mandato ufficiale di rivolgersi alla Regione Toscana e chiedere l’indizione del referendum che nel 2013 permetterà ai cittadini di esprimersi sulla fusione.

 

A Figline la mozione è passata con voto unanime giovedì pomeriggio (assenti alla votazione solo Udc-Salvare il Serristori e Movimento 5 Stelle) mentre Incisa si è espressa ieri sera con la stessa condivisione.


La mozione impegna inoltre le due Giunte comunali ad esplorare e verificare la fattibilità della costituzione di una Unione a due come tappa intermedia verso la fusione e, in caso positivo, a presentarne velocemente gli atti costitutivi per la conseguente approvazione nei Consigli comunali.

 

Un passaggio, quello dell’Unione a due, ritenuto particolarmente utile per sperimentare efficaci assetti istituzionali ed organizzativi in vista della fusione, ma anche per beneficiare degli incentivi della legge sul riordino del sistema delle autonomie.


“L’approvazione della mozione è un passo fondamentale verso la fusione dei Comuni di Figline e Incisa – hanno commentato i sindaci Nocentini e Giovannoni -. Questo è un percorso virtuoso che, oltre ad essere uno strumento per far crescere le nostre comunità e renderle protagoniste del nuovo Comune, è anche il segnale che la politica e le istituzioni possono essere coraggiose ed innovative. A differenza di altri, il nostro non è un percorso voluto da comitati schierati contro le istituzioni: ‘Com-Unico’, questo è il nome del nostro percorso, nasce invece da un’idea politica che va al di là di ogni schieramento e che restituisce credibilità ed entusiasmo alle istituzioni coinvolgendo tutta la società civile”.
 


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