11/05/2017 11:34

I migranti si raccontano ai compagni di classe dell’Istituto Vasari

Sono 5 i profughi bengalesi che seguono i corsi di sala e cucina. Oggi in classe hanno parlato delle loro esperienze


Nuovo step per il progetto migranti del Comune di Figline e Incisa Valdarno che, oltre all’impiego dei richiedenti asilo in attività di volontariato accanto alle associazioni (prima tra tutti il Centro sociale “Il Giardino”) e agli uffici Servizi Sociali e Ambiente del Comune, prevede per loro un percorso di inserimento scolastico presso l’Istituto “Giorgio Vasari” di Figline. Il volontariato e la formazione, infatti, rappresentano per i migranti le migliori opportunità di integrazione e di inserimento sul territorio, in attesa di ricevere il responso della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale che valuta la richiesta d’asilo, decidendo se concedere o meno lo status di rifugiato politico.

Ad essere interessati da questi percorsi di inserimento scolastico sono in primis i profughi minorenni che, a partire dallo scorso anno scolastico, hanno frequentato i corsi di cucina e sala dell’Isis “Giorgio Vasari” insieme ai loro coetanei. Si tratta di Sheik Choton, Matobbar Lemon, Mullah Sherif, Agodo Raynold, Mohamed Helim: cinque ragazzi bengalesi che, stamani, sono stati protagonisti di un incontro con i compagni di classe per raccontare la loro storia, dal viaggio all’impatto con la nuova realtà in cui si trovano a vivere, tra problematiche e superamento delle difficoltà. Il tutto con il supporto di una mediatrice culturale, che ne ha facilitato il racconto, e alla presenza degli operatori della cooperativa “Il Cenacolo” (che si è occupata dell’inserimento graduale dei ragazzi nelle classi, oltre che della loro accoglienza sul territorio), del vicepreside dell’Isis “Vasari”, Luciano Cambi e dell’assessore alle Politiche sociali, Ottavia Meazzini.

Nel dettaglio, la mattinata di scambio culturale tra studenti si è tenuta proprio all’Istituto “Vasari”. Partenza alle 9, con un incontro di presentazione dell’iniziativa, che è stata anche un’occasione per raccontare le attività svolte dalla cooperativa “Il Cenacolo” all’interno del Centro di Accoglienza Straordinaria (in sigla Cas) presente a Figline e Incisa Valdarno, nella frazione di Palazzolo. Si tratta di una delle strutture individuate dalla Prefettura sul territorio metropolitano in convenzione con cooperative, associazioni e strutture alberghiere, al fine di sopperire alla mancanza di posti nelle strutture ordinarie di accoglienza. Alle 10, invece, la parola è passata ai migranti, che hanno incontrato le due classi che li hanno ospitati nel corso di questi due anni scolastici. La mattinata di racconto e confronto si è conclusa alle 11, con una sintesi delle esperienze e una riflessione finale. 

"Dopo due anni, finalmente riusciamo a far parlare in prima persona i migranti – spiega l’assessore Meazzini -. Questo incontro è importante perché ci permette di ascoltare per la prima volta le loro storie, le loro traversate, le loro esperienze. Sentiamo i racconti dei migranti solo attraverso i tg e ci sembrano sempre così lontani e quasi irreali, invece, grazie al rapporto instaurato tra i migranti ed i compagni di classe, grazie a questi mesi di frequentazione scolastica in cui hanno imparato a stare assieme cucinando nei laboratori di cucina, i migranti ci aiuteranno a sentire più vicini i racconti delle traversate, umanizzando questo fenomeno, che ci par lontano e incomprensibile. Questo momento di ascolto servirà a noi ed ai nostri ragazzi per guardare con occhi diversi i migranti, in modo più umano, cercando di immedesimarsi nei loro racconti”.


 


Samuele Venturi
Ufficio Stampa e Comunicazione
Comune di Figline e Incisa Valdarno
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