Raccolta multimateriale leggero: migliora la qualità

Dopo la limitazione sulle “bocche” delle campane azzurre i risultati tornano buoni


Sono buoni i risultati della limitazione delle campana del multimateriale leggero: la percentuale di frazione estranea nella raccolta sta calando. Negli anni 2014/2015 lo sporco in questa raccolta era arrivato a valori prossimi al 40%; i campionamenti di settembre ed ottobre 2015, invece, riportano dati ampiamente al di sotto della soglia di limitazione. Sulla base di quanto previsto nell’accordo Quadro Anci-Conai, infatti, la soglia di frazione estranea nella raccolta del multimateriale leggero deve essere compresa entro il 22% rispetto al totale della plastica raccolta.


Ma se questo non accade che cosa succede? Gli errori nei conferimenti impediscono il recupero del materiale e l’avvio al riciclo, con maggiori costi all’azienda (in questo caso Aer) che ricadono nella tariffa per gli utenti. Per ovviare a questi maggiori costi Aer ha proposto alle amministrazioni comunali interessate (Pontassieve, Dicomano, Pelago, Rignano e Figline e Incisa Valdarno) l’unica soluzione possibile, cioè la limitazione sulle bocche delle campane azzurre.


“Per noi è importante spiegare ai cittadini il perché di certe decisioni – ha sottolineato Lorenzo Tilli, assessore all’Ambiente del Comune di Figline e Incisa Valdarno -. Quella di ridurre l’apertura delle campane ha creato qualche malumore condivisibile, ma ciò che ha portato a quella scelta ha una valenza ambientale ed economica notevoli. Questa è l’occasione per confermare che gli sforzi fatti hanno avuto effetti estremamente positivi in poco tempo. Quindi continueremo a chiedere la collaborazione dei cittadini, perché l’obiettivo finale è quello di migliorare la qualità delle raccolte differenziate agevolando il recupero di materia agli impianti di selezione e riciclo ed evitare costi aggiuntivi”.


Ricordiamo quindi a tutti gli utenti che, seppur con un po’ di disagio, è necessario il conferimento nella campana azzurra degli oggetti che seguono: imballaggi in plastica (bottiglie, flaconi, piatti e bicchieri, contenitori per cibo, vaschette frutta, verdura, carni, film da imballaggio in polietilene), quelli in alluminio (lattine, contenitori per alimenti, foglio di alluminio per alimenti, tappi), imballaggi in banda stagnata (scatolette, bombolette, tappi), in tetrapak (contenitori per latte, succhi, vino) ed in polistirolo (vaschette per alimenti, chips).

 

 

 


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