Serristori, firmato protocollo tra Asl e Comuni Valdarno fiorentino

Mantenuto Pronto Soccorso h24, più specializzazione per la chirurgia e 2 milioni per manutenzioni


Al tavolo c’erano il direttore generale dell’Azienda sanitaria di Firenze e quattro sindaci: quelli di Figline, Incisa, Reggello, Rignano. Le firme apposte sono dunque quelle di Paolo Morello Marchese, Riccardo Nocentini, Fabrizio Giovannoni, Cristiano Benucci, Daniele Lorenzini. A suggellare il patto tra loro l’assessore regionale al diritto alla salute Luigi Marroni nelle cui stanze la sigla è stata posta. Le firme stanno in fondo a 2 cartelle intitolate “Patto territoriale per il riordino dell’assistenza sanitaria del Valdarno fiorentino” ma gli allegati sono corposi e stanno lì a smentire definitivamente l’ipotesi fantasiosa di una chiusura del Serristori. Per il quale, anzi, c’è un futuro da apripista in un settore molto delicato della salute soprattutto dei giovani: quello dei disturbi alimentari.

 

Marroni: abbiamo 38 ospedali, li teniamo
«L'accordo firmato dai sindaci e dal direttore generale Paolo Morello - commenta l'assessore regionale al diritto alla salute Luigi Marroni - è un'ulteriore conferma che il Serristori non chiuderà ma che invece, come tanti altri ospedali, avrà un suo ruolo e una sua specializzazione nella rete ospedaliera toscana. La riorganizzazione dei nostri ospedali noi l'abbiamo già fatta, da 100 siamo arrivati agli attuali 38: grandi o piccoli, ciascuno con una sua specificità. Il futuro di questi ospedali è garantito da loro stessi e dalle loro missioni e risultati».

 

I punti chiave dell’accordo
I punti chiave dell’accordo prevedono un investimento di 4 milioni e 600 mila euro di cui 1,6 per la nuovissima Casa della Salute, 1 di fondi aggiuntivi regionali per la Casa della Salute di Reggello e altri 2 per la manutenzione straordinaria del Serristori, che, fondato nel 1399, è bisognoso in molti punti di cure che gli consentano di continuare a curare.
Un cuore dunque da ospedale di zona di 1° livello, capace di garantire pronto soccorso 24 ore al giorno, anche con posti letto in sub-intensiva, con modernissime sale operatorie già all’opera e sempre più pronte ad erogare interventi chirurgici che consentano al paziente di tornare a casa in giornata (day surgery) o nell’arco di 5 giorni (week surgery). Un cuore intorno al quale far ruotare un corpo intero che comprenda i medici di medicina generale, gli specialisti da far ruotare per trovare la strada migliore delle cure necessarie, i servizi sanitari e amministrativi tipici del presidio territoriale.

 

Da 2 a 4 autoambulanze
Viene potenziata la presenza delle autoambulanze che devono garantire la sicurezza dei cittadini del Valdarno: da 2 passano a 4. Alla Misericordia di Figline rimane attiva h24 un’ambulanza di soccorso e rianimazione con medico a bordo; un’altra ambulanza medicalizzata anch’essa h24 sarà d’ora in avanti operativa a Reggello; viene mantenuto il mezzo di soccorso con medico a bordo nelle 12 ore diurne alla Croce Rossa di Incisa Valdarno ed una analoga viene messa in funzione a Rignano.

 

Pronto soccorso intelligente
Il Pronto soccorso h24 del Serristori rimane il cardine di un ospedale per acuti che cura le urgenze e dispone di sub-intensiva, medicina adeguata a rispondere alle diverse esigenze, chirurgia d’urgenza. Quest’ultima, già dall’ottobre scorso viene garantita dal lunedì al venerdì in virtù della presenza in servizio attivo h24 dei chirurghi, i quali, nei prefestivi e festivi, sono reperibili per consulenze al Pronto soccorso. Nel week end il paziente stabilizzato può essere ricoverato in sub intensiva o in medicina a seconda delle condizioni di salute se necessita qualora l’intervento possa essere eseguito il lunedì alla riapertura dell’attività chirurgica settimanale, oppure prontamente trasferito a un ospedale di 2° livello o, infine, su decisione del responsabile del settore chirurgico in caso di estrema urgenza aprendo eccezionalmente le sale operatorie e richiamando il personale chirurgico indispensabile a quell’intervento.

 

Chirurgia senza frontiere
Il pieno utilizzo delle 2 nuove sale operatorie e di quelle preesistenti viene perseguito non solo mettendo quegli spazi e quelle attrezzature a disposizione dell’attività chirurgica svolta dagli specialisti che operano a Figline, ma anche programmando sedute sia in day, sia in week surgery, sia di chirurgia ambulatoriale effettuate dai chirurghi degli altri Ospedali aziendali, allargando l’offerta delle prestazioni che possono essere erogate senza doversi allontanare dal proprio territorio. Questo laddove appunto non sia indispensabile muoversi verso strutture specificamente attrezzate. In settembre è stato eseguito il primo intervento di chirurgia dell’arto superiore a equipe mista e da ottobre se ne fanno uno o due alla settimana. L’attività di videolaparocolecistectomia, la rimozione mininvasiva della cistifellea guidati da una telecamera, è partita al Serristori dalla seconda settimana di ottobre e negli stessi giorni ha preso il via l’attività di chirurgia plastica. L’intendimento è mantenere 3 sedute alla settimana di chirurgia generale programmata, 1-2 sedute alla settimana di chirurgia ortopedica, in base alle necessità e con l’eventuale supporto dei chirurghi della mano. L’attività di chirurgia programmata dunque è stata aumentata di 1 seduta settimanale in accordo con i medici che operano a Ponte a Niccheri e diventerà pienamente operativa quando sarà completata la dotazione di anestesisti. Si prevede anche l’attivazione nel 2014 della chirurgia oculistica (cataratte) e il mantenimento della chirurgia ginecologica. Lo stesso Day Service del Serristori destinato a quei pazienti che necessitano di esami diagnostici complessi, accoglierà anche quelli della zona che stanno per essere ricoverati in altri ospedali per sottoporsi a una operazione ad alta intensità e hanno bisogno di terminare gli accertamenti preventivi, in stretto rapporto anche con i medici di medicina generale presenti sul territorio.

 

Posti letto flessibili
La dotazione di posti letto viene adeguata alle necessità di ricovero derivanti dall’attività chirurgica d’urgenza e programmata. L’accordo siglato prevede che degli attuali 43 posti letto di medicina interna, 23 al primo piano siano assegnati al trattamento delle patologie complesse e acute, e 20 al secondo alle cure intermedie, dando priorità ai primi. La riqualificazione dell’ospedale, oltre a pronto soccorso, sub intensiva e chirurgica specialistica e d’urgenza prevede endoscopia digestiva; dialisi; reparto di medicina interna; servizi e attività specialistiche ambulatoriali; il mantenimento degli altri Servizi adesso esistenti; la Casa del pre e post-parto; una Casa famiglia; un reparto di cure intermedie; l’ampliamento del day-hospital oncologico; l’attivazione del day-service di medicina con percorsi ospedale-territorio.

 

Nasce un centro specializzato
Il Serristori sarà il primo di questo tipo in Toscana: un Centro residenziale per il trattamento dei disturbi del comportamento alimentare dove insieme internisti, nutrizionisti, psichiatri, psicologi clinici, dietisti, pediatri, esperti dell’età evolutiva dell’Azienda sanitaria di Firenze e dell’Azienda ospedaliero-universitaria Meyer lavoreranno insieme per accogliere i pazienti, per lo più adolescenti, affetti da anoressia, bulimia, obesità, alimentazione incontrollata (BED). Un problema di salute in costante aumento per curare il quale è indispensabile l’apporto di specialisti di discipline diverse. Un centro analogo, ma solo diurno, è in funzione all’ospedale di Grosseto. Il Centro residenziale avrà sede nei locali, debitamente restaurati, della “casa del parto” proprio per la particolarità dei suoi ambienti a misura domestica e familiare. Naturalmente le attività del personale ostetrico di consulenza alle gestanti e preparazione al parto e quelle pediatriche saranno mantenute, ma nell’ambito del Distretto/Casa della Salute.

 

Il legame con i servizi territoriali
Parte dell’ospedale di Figline verrà ristrutturata per ospitare il Distretto sanitario e la Casa della Salute, portando a compimento quell’integrazione tra l’attività svolta dai medici di medicina generale, quella svolta dagli specialisti a livello ambulatoriale, le necessità diagnostiche che richiedono impianti elettromedicali e attrezzature complesse e costose, gli eventuali passaggi più propriamente ospedalieri legati alle emergenze e agli interventi ultraspecialistici.
Un unico contenitore, molto curato dal punto di vista tecnologico, che riesca a capitalizzare gli investimenti fatti e in programma. Sarà dunque il cuore dell’attività specialistica distrettuale territoriale nonché la sede della Casa della Salute per la quale sono previsti specifici finanziamenti. L’obiettivo è quello di andare a un affiancamento dell’attività svolta dai medici che garantiscono le cure primarie e a cui è affidata la presa in carico dei pazienti con quella di professionisti appartenenti ad ambiti disciplinari diversi in grado di dare risposte specialistiche in particolare riguardo alle malattie croniche e a quelle patologie che, come risulta dai dati epidemiologici, sono in aumento soprattutto nella popolazione anziana. A Incisa verrà mantenuto il distretto di base che resterà in funzione anche con la piena unificazione con il Comune di Figline. Anche a Reggello è prevista la realizzazione di una “Casa della Salute” per la quale sono previsti appositi finanziamenti regionali.

 

Aver a cuore il cuore
Una attenzione particolare viene rivolta ai cittadini con problemi cardiaci per i quali viene istituito un programma di razionalizzazione del percorso clinico terapeutico che verrà coordinato nel presidio territoriale di Rignano. Il programma si chiama “Valdarno nel cuore” ed ha come obiettivo quello di prendere in carico completamente chi ha questo genere di disturbi, integrando il ruolo del medico di medicina generale con gli tutti gli specialisti (emodinamica, elettrofisiologia, cardiochirurgia, diagnostica per immagini anche interaziendale) e la rete delle prestazioni che si rendono necessarie, addirittura fin dal momento della dimissione dal Dea in caso di ricoveri per ictus, infarti e altri scompensi cardiaci. Un sistema per evitare la frammentazione del percorso assistenziale, garantendo a questo continuità e rendendo maggiormente consapevole e responsabile lo stesso paziente. Possono così essere accorciati anche i tempi di attesa per indagini specialistiche, diminuendo inoltre la durata delle degenze.

 

La dichiarazione del sindaco di Figline
«Con questa firma diamo finalmente una stabilità all’ospedale Serristori – ha commentato il sindaco di Figline Valdarno, Riccardo Nocentini – e lo facciamo ripartendo da basi solide e prospettive concrete come il Pronto soccorso con sub-intensiva h24, il mantenimento di tutti i servizi esistenti, un maggiore e migliore utilizzo della radiologia e delle sale operatorie che, a fronte della chiusura al sabato e alla domenica, troveranno nuove importanti specializzazioni di potenziamento della chirurgia. Mi preme inoltre sottolineare un dato fondamentale, ovvero i 3,6 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione per eseguire interventi di manutenzione straordinaria a partire dai tetti, oltre che per la realizzazione della nuova Casa della salute integrata dentro l'ospedale per potenziare i servizi e la diagnostica”.
Inoltre ieri mattina, nel corso del Consiglio comunale di Figline, l’assemblea ha votato all’unanimità dei presenti un ordine del giorno presentato da Clara Mugnai (Salvare il Serristori-Udc) e Valentina Trambusti (Nuovo Centgrodestra) in cui, nell’esprimere solidarietà e vicinanza ai medici e agli operatori del Serristori, si invita la futura amministrazione del Comune Unico di Figline e Incisa a vigilare affinché l'Ospedale non venga in alcun modo depotenziato e che continui ad essere, anche per il futuro, come lo è stato fin dal 1399, un punto di riferimento per l'assistenza sanitaria di tutti i valdarnesi: leggi l'odg integrale.


I commenti degli altri sindaci

Nel corso dell’incontro per la firma del documento, il sindaco di Rignano Daniele Lorenzini ha sottolineato il valore della dimensione territoriale del patto, la sua importanza cioè per tutto il Valdarno. Il sindaco di Reggello Cristiano Benucci ha puntato la sua attenzione sul fatto che si tratta a tutti gli effetti di un patto, di un atto cioè che ha trovato il consenso di tutti. Infine il sindaco di Incisa Fabrizio Giovannoni ha precisato che il risultato raggiunto non è il meglio che si poteva ottenere, ma il meglio che si voleva ottenere, rispecchiando la volontà di tutte le comunità che lo hanno sottoscritto.

 

 

 


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