Urbanistica: professionisti e sindaci a confronto con Regione

Consegnato a presidente VI Commissione regionale un documento con osservazioni a legge 1/2005


Lunedì scorso in municipio a Figline si è tenuto un incontro tra il presidente della Commissione regionale Territorio e Ambiente, Gianfranco Venturi, i sindaci di Figline e Incisa, Riccardo Nocentini e Fabrizio Giovannoni, ed un gruppo di professionisti e imprenditori del territorio, riuniti per discutere delle modifiche alla legge regionale 1/2005 i cui obiettivi sono essenzialmente riassumibili in 4 punti: dare priorità al riuso e limitare il consumo del suolo; semplificare i procedimenti, dare certezze ai cittadini pubblici e privati sul diritto e sui tempi dei procedimenti stessi; valorizzare la partecipazione; dare chiarezza e certezza applicativa delle norme.


Nell’occasione i professionisti di Figline e di Incisa hanno presentato alcune osservazioni sulla base del profondo cambiamento in corso sul territorio, ovvero la nascita di un nuovo Comune con conseguente cambiamento dei confini. “Ci chiediamo se la delimitazione del territorio urbanizzato, così come definita nel testo di legge, favorirà l’esigenza di riorganizzare le strutture urbane ripensandole come componenti di un unico sistema, o se forse occorra una maggiore flessibilità – ha chiesto la portavoce del gruppo di professionisti, l’architetto Claudia Cerelli -. Ma soprattutto ci chiediamo se per tali realtà, completamente nuove come il Comune di Figline e Incisa Valdarno, non sia opportuno un percorso legislativo speciale, più snello, che consenta di decidere, a chi sarà chiamato ad amministrarle, con la necessaria rapidità per mettere a frutto gli incentivi anche economici previsti dalla legge, che altrimenti rimarrebbero inefficaci”.


“Fondere un Comune significa anche ripensare il rapporto tra istituzioni e cittadini progettando una nuova organizzazione amministrativa più vicina ai bisogni e alle esigenze della comunità – hanno aggiunto i sindaci Nocentini e Giovannoni -, in campo urbanistico questo significa ripensare i luoghi e le vocazioni di un territorio non più separato, ma unitario. Così, in un Comune che si è fuso le aree di confine diventano nuove centralità: non possiamo infatti prendere come riferimento i confini urbanistici dei vecchi Comuni, bensì quei nuovi centri che si vengono a creare con l’unificazione di territori diversi”.


Il presidente della VI Commissione regionale, Gianfranco Venturi, ha riconosciuto la specificità del caso di Figline e Incisa e
degli altri comuni che sono andati e andranno a fusione, ritenendosi disponibile ad approfondire le osservazioni emerse in questo tavolo di confronto, con l’obiettivo di elaborare una norma all'interno della legge che riguardi in maniera specifica i Comuni che si sono fusi.

 

 

 


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