Pian d’Albero e Monte Scalari: Fiv, Greve e Anpi insieme per il Sentiero della Memoria

Stamani firmato il protocollo per il progetto promosso insieme all’Istituto Storico Toscano della Resistenza

 

Uniti nel segno della memoria. Così le Amministrazioni comunali di Figline e Incisa Valdarno, Greve in Chianti e le Anpi (Associazioni Nazionali Partigiani d’Italia) hanno siglato stamani un protocollo di intesa per realizzare un sentiero attraverso i Monti Scalari e Pian d’Albero, per non dimenticare le stragi nazifasciste del 1944 in cui persero la vita decine di persone.

In particolare, si tratta di un percorso attraverso il bosco studiato da esperti locali seguendo in parte i sentieri già tracciati dal Cai. Il progetto si arricchirà di pannelli e altre segnalazioni che, lungo il tragitto, permetteranno ai visitatori di conoscere la storia dei luoghi e degli eventi avvenuti 75 anni fa su quelle colline.

“Siamo veramente orgogliosi di poter firmare questo accordo – hanno spiegato Giulia Mugnai e Paolo Sottani, sindaci di Figline e Incisa Valdarno e di Greve in Chianti -, per questo ringraziamo le sezioni Anpi locali e l’Istituto Storico Toscano della Resistenza, che metteranno a disposizione del progetto le proprie conoscenze e le proprie competenze per restituire alla collettività un pezzo importante della nostra memoria. Crediamo infatti sia molto importante non disperdere questo patrimonio, ma anzi, cercare nuove forme per raccontare queste storie ad un pubblico sempre più vasto”.

Ricordiamo infatti che nel 1944 sui Monti Scalari si costituì una formazione di partigiani denominata “Sinigaglia” (dal nome di uno dei primi martiri antifascisti fiorentini), con l’intento di combattere secondo la guida e gli orientamenti strategici del Comitato di Liberazione Nazionale contro l’esercito nazista che, dopo l’8 settembre 1943, occupava militarmente l’Italia, e contro i loro alleati italiani fascisti della Repubblica Sociale Italiana. Alcuni mesi dopo, il 20 giugno per l’esattezza, alcune truppe tedesche arrivarono al casolare Cavicchi di Pian d’Albero, dove uccisero oltre 30 partigiani e i tre componenti maschi della famiglia Cavicchi, compreso l’adolescente Aronne.

E’ per non dimenticare questi tragici eventi, ricchi di significato, che le due Amministrazioni Comunali questa mattina hanno siglato – alla presenza di Giuseppina Cavicchi, sorella di Aronne - il protocollo d’intesa insieme all’Anpi sezione “Aronne Cavicchi” di Figline, sezione Rignano-Reggello, sezione “Pietro Ferruzzi” di Bagno a Ripoli, sezione Gavinana, sezione Ponte a Ema.


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