17/10/2019 10:57

Vertenza Bekaert: in 400 a Figline per sostenere i lavoratori

La Sindaca Mugnai: “Abbiamo voluto ribadire la vicinanza di tutta la comunità ai lavoratori e mantenere alta l’attenzione sulla vicenda. Al Ministero chiederemo risposte su reindustrializzazione”


C’erano 400 persone ieri sera, tra cittadini e rappresentanti delle istituzioni locali, al Cinema Nuovo di Figline, dove il Comune di Figline e Incisa Valdarno ha organizzato un incontro pubblico per sostenere i lavoratori Bekaert. Presenti le organizzazioni sindacali, la Sindaca Giulia Mugnai, il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, la Presidente del Consiglio comunale, Silvia Fossati, e i capigruppo del Consiglio Comunale di Figline e Incisa Valdarno Umberto Ciucchi (Figline e Incisa in Comune), Lorenzo Naimi (M5S), Laura Orpelli (PD e Sì per Figline e Incisa), Silvio Pittori (Lega Figline e Incisa) e Cristina Simoni (Gruppo consiliare liste civiche per Figline e Incisa Valdarno).

A quasi tre mesi dall’ultimo incontro sulla vertenza Bekaert, che si è tenuto a Roma al Ministero dello Sviluppo economico lo scorso 17 luglio, e in vista del prossimo convocato per giovedì 24 ottobre, l’obiettivo è tenere alta l’attenzione sullo stabilimento figlinese, dal momento che il prossimo 31 dicembre per i 220 lavoratori non ancora ricollocati scadrà la cassa integrazione. 

Nel corso della serata le Istituzioni e i sindacati, uniti, hanno chiesto il prolungamento della cassa integrazione. Il Presidente Enrico Rossi, inoltre, ha sottolineato la necessità di fare chiarezza sulla vicenda al prossimo tavolo ministeriale, oltre che di continuare a supportare i lavoratori in questa battaglia finalizzata a realizzare il progetto di reindustrializzazione del loro stabilimento. 

“Per noi era fondamentale dimostrare che c’è tutto un territorio che non si arrende e che continua a chiedere la reindustrializzazione del sito produttivo. Al Ministero ribadiremo proprio questo, giovedì prossimo: che venga fuori il nome di almeno un soggetto che vuole investire qui a Figline, che ci venga fornito un piano industriale concreto e che, per consentirlo, siano individuati i corretti ammortizzatori sociali. Non possiamo assolutamente permetterci di vedere cancellati 318 posti di lavoro e tutto un indotto, perché significa non solo cancellare un pezzo di storia ma anche il nostro futuro. Ieri sera ci siamo uniti, tutti insieme, per dire ai lavoratori che quell’abbraccio che un’intera comunità ha voluto dargli durante la manifestazione del 29 giugno 2018, in cui in piazza Ficino e in corteo per le vie del centro sono scese oltre 5000 persone, resta ancora forte e saldo e che nessuno accetterà di vedere la fabbrica vuota e inattiva, com’è in questi giorni.” 

 


Sonia Muraca
Ufficio Stampa
Comune di Figline e Incisa Valdarno
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