20/10/2023 13:03

Aperto l’avviso pubblico per il contributo affitto 2023: a chi è riservato e come richiederlo, entro il 10 novembre

Sarà riservato ai nuclei familiari rientranti in Fascia A e quindi con un’attestazione ISEE, che abbia un valore ISE uguale o inferiore a 14.877,20 euro.

È stato pubblicato nei giorni scorsi e resterà aperto fino al 10 novembre, l’avviso pubblico per l’assegnazione dei contributi ad integrazione dell’affitto 2023: avviso che per questa annualità sarà riservato ai nuclei familiari rientranti in Fascia A, ovvero in possesso di un’attestazione ISEE dalla quale deve risultare un valore ISE uguale o inferiore a 14.877,20 euro e un'incidenza del canone sul valore ISE non inferiore al 14%.

Rimarranno esclusi dal bando, quindi, i rientranti nella Fascia B (con un’attestazione ISEE non superiore a 16.500 euro e un valore ISE compreso fra 14.877,21 euro e 32.048,52 euro). L’Amministrazione comunale si è vista infatti costretta a limitare il bacino dei beneficiari, a causa del definanziamento del Governo che non ha stanziato fondi per il contributo affitto per l’anno 2023. La misura di sostegno verrà quindi finanziata solamente grazie alle risorse della Regione Toscana (con 11.426 euro) e soprattutto del Comune di Figline e Incisa Valdarno (con 40mila euro) per un totale di 51.426 euro: risorse queste che si mantengono in linea, anzi risultano essere leggermente superiori a quelle stanziate dai due enti negli anni passati. Nel 2022, infatti, il Governo aveva destinato al contributo affitto ben 137.005 euro che, sommati ai 38.191,66 euro del Comune e ai 9.188 euro della Regione, portavano il totale del finanziamento a 184.384,66 euro. Un taglio che ha di conseguenza costretto l’Amministrazione a ridurre la platea dei beneficiari per ottimizzare le risorse, concentrandosi sui nuclei familiari con reddito più basso e quindi rientranti nella Fascia A.

"Colpisce in maniera molto negativa, ma forse neanche troppo sorprendente viste le premesse di questo governo, – esordisce la sindaca Giulia Mugnai, – la scelta di non stanziare risorse nazionali per il contributo affitto 2023. Una scelta che si traduce, solo nel nostro Comune, in un taglio di quasi 140mila euro e che va a minare le basi del sistema di welfare e di sostegno alle fragilità, acuendo l’infragilimento sociale. Il contributo affitto è una politica fondamentale di sostegno al reddito delle famiglie, anche perché è l’azione più incisiva che possiamo fare per prevenire gli sfratti. Lo è soprattutto in un contesto come quello degli ultimi anni, dove la saturazione del mercato immobiliare rende difficoltoso per molte famiglie trovare alloggi a condizioni economiche per loro accettabili. Parliamo di famiglie con figli minori, con disabili o anziani in casa, ma anche di famiglie che semplicemente hanno redditi talmente bassi da non riuscire a sostenere agevolmente il costo di un affitto. L’Amministrazione è sempre stata molto attenta a questo tema, facendo anche un’azione di edilizia residenziale pubblica molto incisiva. Il nostro Comune ha circa duecento alloggi di residenza pubblica, un numero molto elevato, senza dimenticare il cohousing a villa Campori con diciassette miniappartamenti destinati agli over 65 autosufficienti. A questo, si affiancano appunto i bandi dedicati al contributo affitto che per il 2023, visti i tagli nazionali, verrà sostenuto quasi completamente con risorse comunali. Ci tengo quindi a sottolineare come l’impegno del Comune quindi non sia mai venuto meno, così come quello della Regione. Purtroppo, il taglio del Governo ci ha costretti a fare delle scelte, per far sì che l’aiuto fosse effettivamente sostanziale per le famiglie con maggiore fragilità sociale ed economica”.

Tornando alle modalità per richiedere l’assegnazione del contributo, la presentazione della domanda potrà avvenire esclusivamente tramite procedura online sulla piattaforma https://apps.comunefiv.it/auth. Il richiedente inoltre deve essere in possesso di un’attestazione ISEE non scaduta: non è sufficiente aver sottoscritto solamente la Dichiarazione Sostituiva Unica (DSU). Coloro che entreranno in graduatoria, per accedere al contributo, dovranno presentare copia delle ricevute di pagamento del canone relative all’anno 2023 a partire dal 20 dicembre 2023 ed entro il termine inderogabile del 31 gennaio 2024, pena la decadenza del beneficio. Gli uffici comunali non sono tenuti ad alcuna forma di sollecito.

Il testo completo del bando è disponibile qui.

 

Comunicazione istituzionale
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