23/07/2009 00:00

Giovani writers a lavoro nel sottopasso di via Pampaloni

Murales come espressione artistica. Questa l'idea dell'assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Figline e realizzata in collaborazione con gli Operatori di strada, figure professionali che lavorano per favorire la comunicazione intergenerazionale tra giovani e adulti e mediare le richieste del mondo delle culture giovanili con le istituzioni del territorio. Con questo obiettivo è nato un progetto che sabato scorso ha visto impegnati alcuni giovani di Figline, Incisa e Firenze nella realizzazione di un murales nel sottopassaggio ferroviario di via Pampaloni. “L'idea era nata nell'ambito di Festivaldarno seguendo il tema principale della diversità – ha spiegato l'assessore alle Politiche giovanili, Anna La Cognata – ma a causa del maltempo di quei giorni la realizzazione dei murales è slittata. Tengo a precisare che l'esperienza avviata sabato scorso è stata autorizzata dall'Amministrazione comunale e che in futuro saranno individuati altri luoghi in cui i giovani del territorio potranno esprimersi artisticamente per abbellire gli spazi della nostra città con le loro creazioni, non imbrattando ma decorando spazi autorizzati.”. Dopo la realizzazione del murales nel sottopassaggio di via Pampaloni gli Operatori di strada hanno condotto alcune interviste ai ragazzi coinvolti nel progetto, per capire cosa ci sia alla base di questa pratica. Ne è emerso che questi giovani vivono il murales come una vera e propria espressione artistica che nasce da riflessioni profonde come quella che ha portato al progetto avviato con il Comune di Figline e gli Operatori di strada: i ragazzi hanno infatti realizzato una disegno che rappresenta una faccia metà robot e metà scimmia cucite da un filo che le unisce; con questa unione hanno voluto rappresentare la condizione degli esseri umani, ovvero la parte meccanica del robot che fa quello che gli si dice e l'altra metà invece più istintiva, che ancora deve apprendere e imparare dalla vita. I ragazzi si sono detti entusiasti e si augurano che questa esperienza, così come avvenuto in altri Comuni del comprensorio, possa proseguire in futuro.

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