Cerimonia di consegna questo pomeriggio per le 11 borse di studio che il Comune di Figline ha messo a disposizione degli studenti neodiplomati e neolaureati della città.

“E’ un riconoscimento che tutti gli anni vogliamo dare ai nostri migliori studenti – ha commentato il sindaco Riccardo Nocentini – perché crediamo veramente che i loro successi rappresentino una speranza per il futuro di tutti noi: l’amministrazione pubblica ha quindi il dovere di fornirgli strutture adeguate e sostenerli nei percorsi di studio che intraprendono. A loro vanno i complimenti di tutta la città per gli ottimi risultati conseguiti finora, con la speranza che siano i primi di tanti altri”.

Dunque oggi la consegna in occasione della seduta del Consiglio comunale: ai neo-diplomati – Ilaria Tramonti, Cristina Mazzini e Giovanna Fazzini – sono andate borse di studio ciascuna del valore di 400 euro. Le borse dei neo-laureati di primo livello (400 euro ciascuna) sono state invece consegnate a Eleonora Butti (110 e lode nell’area delle scienze sociali) e ad Alessio Pirri (110 e lode nell’area delle scienze scientifiche); per i neo-laureati secondo il vecchio ordinamento (cinque anni) o per coloro che hanno conseguito la laurea specialistica erano a disposizione borse di studio del valore di 500 euro: i premiati sono Pasquale Ferrara, Alessia Grassi, Emanuele Papini e Matteo Valoriani (110 e lode in discipline scientifiche), Elena Corsi (110 in discipline umanistiche) e Sara Pellari (110 e lode nell’area delle scienze sociali).

Tra i premiati oggi in Consiglio comunale c’era anche Matteo Valoriani, che a luglio rappresenterà l'Italia nelle finali mondiali dell'Imagine Cup di Microsoft, la più grande competizione di informatica a livello globale che coinvolge oltre 350mila studenti universitari di 200 diversi Paesi. Matteo, ingegnere informatico di 25 anni adesso impegnato in un phd al Politecnico di Milano, ha elaborato un progetto insieme ad altri 3 colleghi con l’obiettivo di creare uno strumento per migliorare le condizioni di salute dell'infanzia e garantire che tutti abbiano la possibilità di ricevere un'istruzione.“The fifth element”, questo il nome del progetto, servirà per aiutare i bambini autistici (uno ogni 250 nati secondo le ultime stime, 28 milioni di persone complessivamente nel mondo) ad apprendere e a sviluppare le proprie capacità intellettive attraverso il gioco e il movimento.