Al Palazzo Pretorio aperta la mostra su Lorenzo Bonechi

Fino al 6 gennaio una galleria con le opere giovanili dell’artista figlinese scomparso nel 1994

 

Resterà aperta fino al 6 gennaio “Il cerchio e le nuvole. Lorenzo Bonechi o della Giovinezza”, la mostra promossa dal Comune di Figline e Incisa Valdarno con il supporto di Eletto Art Tour e la collaborazione di Lions Club Valdarno Host e Caverni Assicurazioni.

Ma “Il cerchio e le nuovole” è molto più di una mostra. Perché l’intento dei curatori, in particolare di Giovanna Uzzani, era infatti quello di mettere in relazione il Bonechi ventenne con i ragazzi di oggi. Per questo è nata anche una sinergia con l’Accademia delle Belle Arti di Firenze, palestra formativa di Lorenzo Bonechi, che ha aderito con entusiasmo al progetto chiedendo ai suoi studenti di interpretare l’eredità dell’artista figlinese attraverso la realizzazione di opere a lui ispirate. Ne sono arrivate 70, che saranno giudicate da una commissione interna prima di  esser trasmesse al Comune. Solo in 10 andranno in finale (sabato prossimo a Casa Petrarca) e il primo classificato si aggiudicherà 2000 euro.

“Il cerchio e le nuvole è un progetto a cui l’Amministrazione tiene molto – ha spiegato la sindaca Giulia Mugnai -. Non è solo una galleria con le opere giovanili di Bonechi, ma un’occasione di studio e di conoscenza per altri giovani dell’Accademia, quindi c’è un forte e profondo valore formativo. In queste opere troviamo rimandi più o meno espliciti al suo territorio di provenienza, un marcato richiamo identitario che lo accompagna con tratti ben definiti durante il periodo della sua formazione, negli anni in cui da un lato si appassiona all’arte sacra e ai maestri del ‘300 e del ‘400 toscano e dall’altro incarna i sentimenti della sua generazione. Per Figline e Incisa è quindi motivo di orgoglio poter ospitare queste opere e renderle visibili ai visitatori in uno spazio espositivo curato nei dettagli, anche grazie a documenti audio e video”.

La mostra - che sarà visitabile gratuitamente fino al 6 gennaio il venerdì, il sabato e la domenica in orario 10-13 e 17-19, ad eccezione del 15 dicembre, quando l’apertura sarà solo mattutina - comprende opere provenienti da collezioni private, risalenti ad un periodo compreso tra il 1974 e il 1982 e, quindi, al Lorenzo ventenne.

NOTE SULL'ARTISTA - Lorenzo Bonechi, traendo inesauribile e profonda ispirazione dalla propria terra d’origine, si è attestato nella scena internazionale come interprete alto dei
sentimenti della sua generazione.
Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, esordisce nel 1979 a Figline in Palazzo Pretorio. Seguono nei primi anni ‘80 gli appuntamenti espositivi che lo affermano originalmente vicino alle ricerche citazioniste. Il ricorso alla figurazione e l’ispirazione ai maestri del passato sono declinati attraverso una singolare iconografia sacra, ambientata fra colline e cipressi del Valdarno, pievi e romitori della provincia toscana.
Le figure si fanno allungate e silenziose, solitarie o in gruppo di giovani sodali, immerse nella natura. Sono anni di felicità della pittura, mentre le sue opere sono invitate a numerose mostre di successo in Italia e all’estero: Londra, New York, Tokio, Osaka, Washington, Vienna, in un incalzante calendario di successi.
Dal 1986 Lorenzo dipinge a tarsie piatte e colori puri, ispirandosi alla sacralità delle icone bizantine e alla valenza simbolica della forma. Con il ciclo delle Città celesti, sceglie forme astratte in serrate questioni di metrica, alla ricerca di armonie assolute e trascendenti, con atto di severa distillazione analitica. Nel 1994 Jean Clair lo invita ad esporre con sala personale nella 46° Biennale di Venezia, evento che avrebbe rappresentato occasione di conferma e di slancio per la sua carriera di artista, appena trentanovenne. Sopraggiunge la morte improvvisa, nel novembre del 1994.

Nel maggio 2018, in occasione della visita a Loppiano, la sindaca Giulia Mugnai ha donato a Papa Bergoglio un’opera dell’artista intitolata “San Francesco parla agli uccelli”.

Di seguito il video promo della mostra: 


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