Anche la Sindaca Mugnai oggi in presidio davanti alla Pirelli

Insieme a 160 lavoratori e ai Sindacati, a Milano c'erano anche il Presidente Rossi e la Metro Città


Anche la Sindaca Mugnai, il Presidente Rossi e il consigliere della Città Metropolitana di Firenze Semplici (con tanto di gonfaloni del Comune di Figline e Incisa Valdarno, della Città Metropolitana e della Regione Toscana) questa mattina erano sotto la sede Pirelli a Milano (in viale Piero e Alberto Pirelli 25), nell'ambito della mobilitazione finalizzata a scongiurare la chiusura dello stabilimento Bekaert di Figline e a difendere i 318 posti di lavoro degli operai più quelli dell'indotto. 

Il presidio è durato per l'intera mattina ed è stato organizzato dai sindacati Fim, Fiom e Uilm insieme ai lavoratori Bekaert.

Si ricorda che l'azienda Pirelli, oltre ad essere maggior acquirente dei materiali prodotti da Bekaert a Figline (steelcord), è anche l'ex proprietaria dello stabilimento figlinese (ceduto alla multinazionale belga nel 2014).

Nonostante il presidio di stamani sotto la sede legale di Pirelli , al quale hanno preso parte 160 lavoratori della sede Bekaert di Figline (arrivati in bus da Figline, insieme ai sindacati e alla Sindaca Mugnai) i vertici Pirelli non hanno voluto ricevere nessun membro della delegazione, neanche le Istituzioni.

I sindacati, quindi, hanno deciso in maniera unitaria di portare anche i  lavoratori a Roma, il prossimo 21 settembre, data di convocazione del prossimo tavolo di crisi presso il Ministero dello Sviluppo Economico. 

IL COMMENTO DELLA SINDACA MUGNAI - "Siamo venuti a Milano davanti alla Pirelli per chiedere all’azienda di assumersi una responsabilità in questo percorso, dando il proprio contributo per mettere in salvaguardia i lavoratori di Figline.

Pirelli ha un obbligo morale nei confronti di questi lavoratori, perché è un’azienda che ha fatto parte della storia di Figline per ben 54 anni e che è diventata grande anche grazie al lavoro e alle competenze di chi lavorava nello stabilimento figlinese. 

I vertici aziendali non possono sottrarsi dall’assunzione delle proprie responsabilità in questa vicenda, dal momento  che ancora oggi Pirelli è tra i principali acquirenti Bekaert.

Non possono sottrarsi dalla discussione e non possono sottrarsi dal dialogo con le Istituzioni, né adottare questo atteggiamento di chiusura: stamani a Milano c’ero io, in rappresentanza del nostro Comune, c’era anche il Presidente della Regione Toscana e il consigliere delegato al Lavoro della Città Metropolitana di Firenze, Marco Semplici, ad attendere di esser ricevuti e a sostenere la mobilitazione dei nostri lavoratori. Ma questo non è avvenuto.


I prossimi passaggi saranno fondamentali perché quello che stiamo chiedendo a gran voce, e che continueremo a chiedere anche al tavolo ministeriale del 21 settembre, è di reindustrializzare il sito produttivo e di garantire tutela per questi 318 lavoratori, non uno di meno.
La loro è una battaglia che va oltre la vicenda personale, perché stanno salvaguardando futuri posti di lavoro per la nostra comunità, per chi verrà dopo di loro, per i loro figli e per le generazioni future. Per la nostra città e per il Valdarno.

È fondamentale che quei posti restino a Figline, per garantire lo sviluppo di una vallata intera". 

Scorri in fondo al testo per le foto del presidio a Milano. 
 

Nel video che segue i lavoratori chiedono di esser ricevuti dai vertici Pirelli:

Le parole di un lavoratore durante il presidio a Milano: 

AGGIORNAMENTO ORE 15 -  Dopo una mattinata di presidio, con corteo finale, e dopo che i tre rappresentanti istituzionali si erano presentati  
all'entrata della direzione aziendale (chiedendo di essere ricevuti, ma ottenendo un rifiuto), Pirelli ha contattato il Presidente Rossi. L'azienda si è detta disponibile ad incontrare le tre Istituzioni per discutere della vicenda Bekaert e delle prospettive per lo stabilimento di Figline.
 


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