Commemorazione Pian d’Albero nel segno dei lavoratori Bekaert

La sindaca Mugnai: “Essere solidali come nel 1944, nessuno deve lasciare soli gli operai”

 

C’è l’impronta della vicenda Bekaert sulla 74° commemorazione dell’eccidio di Pian d’Albero, vicende storiche che si intrecciano e che, oggi come allora, sconvolgono un’intera comunità.

“Vorrei dedicare Pian d’Albero alla capacità di essere solidali – ha detto la sindaca Mugnai - perché di fronte alle nuove sfide che ci troviamo a vivere dobbiamo esserlo tutti. Come lo siamo stati 74 anni fa con la famiglia Cavicchi, che aveva subito perdite umane inaccettabili. Quella comunità, però, ha saputo rinascere passando attraverso quel momento così doloroso. A Figline adesso abbiamo di fronte una sfida difficile, quella per i lavoratori Bekaert. Venerdì scorso una multinazionale è venuta a dirci che in 75 giorni chiude uno stabilimento in cui ci sono dentro 318 vite, chiude un pezzo fondamentale della vita di una città. E’ stato un gesto disumano, ma quest’umanità noi dobbiamo ricostruirla e come ce l’abbiamo fatta 74 anni fa, ce la faremo anche stavolta grazie alla nostra rete di solidarietà. Così come allora abbiamo risposto con la vita, con la democrazia e con i diritti, anche in questo caso dobbiamo provare a ricostruire pezzetto per pezzetto un’opportunità per quelle 318 persone e per le loro famiglie. Sarà difficile, ma dobbiamo partire dalla rete di solidarietà che ognuno di noi può attivare”.

Alla cerimonia in ricordo delle 39 vittime del 20 giugno 1944, stamani erano presenti le autorità e i gonfaloni di molti comuni della Città Metropolitana di Firenze, oltre che la Regione Toscana. Dopo gli interventi introduttivi della sindaca Giulia Mugnai e della presidente del Consiglio comunale, Cristina Simoni (che ha ricordato i fratelli Cervi e i lavoratori Bekaert), hanno preso la parola Cristoforo Ciracì (presidente Anpi Figline e Incisa sezione Cavicchi), Simone Neri Serneri (presidente Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea), Rachel Rennie in rappresentanza dei Black Watch (Royal Highland Regiment) e il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani. Durante la commemorazione sono stati eseguiti alcuni brani da parte delle cornamuse dei Black Watch e della Corale Alessandri diretta dal Maestro Franco Berti. Era presente anche Giuseppina Cavicchi, sorella di Aronne, ucciso insieme al padre e al nonno in quel 20 giugno 1944: nel corso della cerimonia, la figlia Cristina ha letto una commovente poesia scritta da Andrea Bencini, consigliere comunale di Bagno a Ripoli.

Si ricorda che negli ultimi anni sono state molte le iniziative promosse dal Comune per non dimenticare questi tragici fatti, utilizzando anche linguaggi ed eventi diversi per le nuove generazioni e per tutta la cittadinanza. L’ultima in ordine di tempo è stata la camminata del 10 giugno scorso, ma in precedenza la storia di Pian d’Albero è stata raccontata anche attraverso una ricerca-libro a cura di Matteo Barucci e Gabriele Mori (“Sulla strada per Firenze. La Brigata Senigaglia e la strage di Pian d’Albero, 20 giugno 1944”), con un fumetto firmato da Pierpaolo Putignano e una serie di pannellature disegnate da Stefano Sergiampietro presso il percorso ciclopedonale della stazione FS di Figline.

 

 


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