Comune Unico: partito il conto alla rovescia

Il 31 dicembre si estinguono Comuni di Figline e di Incisa. A guidare nuovo ente sarà vice-prefetto Firenze


Mancano poco più di 24 ore e il Comune di Figline e Incisa Valdarno diventerà operativo, con i suoi 24mila abitanti su circa 100 kmq di superficie che ne fanno il più grande della vallata. Dunque più grande ma anche più efficiente, perché in questi mesi le due Amministrazioni comunali hanno lavorato alla nuova organizzazione per facilitare il rapporto con i cittadini e migliorare i servizi, creandone anche di nuovi.


Come stabilito dai processi di fusione di Comuni, anche a Figline e ad Incisa tutti gli organi istituzionali attualmente in vigore (sindaci, assessori e consiglieri comunali) si dimetteranno il 31 dicembre 2013 per lasciare posto alla gestione di un commissario nominato dal Ministero dell’Interno, il vice-prefetto di Firenze, Antonio Lucio Garufi, che guiderà l’ente fino alle elezioni amministrative della primavera 2014. Il commissario eserciterà i poteri spettanti a sindaco, giunta e consiglio comunale e dovrà gestire la completa fusione degli enti a loro affidati. Gli adempimenti sono tantissimi: dovranno essere armonizzati i bilanci, i regolamenti contabili, i tributi, gli strumenti urbanistici. Al commissario i sindaci lasceranno la nuova macrostruttura organizzativa dell’ente, che, come anticipato nella conferenza stampa del 23 dicembre da Nocentini e Giovannoni, prevede un’architettura più snella (2 posizioni organizzative in meno) ed avrà competenze più estese per dialogare in modo più dinamico con i cittadini e le imprese, ma anche per intercettare quei finanziamenti esterni che spesso vengono messi a disposizione dalle organizzazioni sovracomunali. Dal punto di vista pratico resteranno gli attuali due municipi, uno sul territorio di Figline e l’altro sul territorio di Incisa, con i servizi di front-office (ad esempio Anagrafe e Stato Civile) aperti in entrambe le sedi.


Tra le info utili da sapere vi ricordiamo il nuovo Codice Istat (048052), il Codice catastale (M321), il Codice Fiscale e la Partita Iva del Comune di Figline e Incisa Valdarno (06396970482), mentre i codici di avviamento postale resteranno due, 50063 e 50064: le vie con nomi analoghi saranno identificate, oltre che con il Cap, anche riportando il nome della località: ad esempio "Via Roma Figline", "Via Roma Incisa".


Cambiamenti anche per quanto riguarda l’informazione e la comunicazione, con il nuovo portale di riferimento per i cittadini www.comunefiv.it, anche se in questo periodo di transizione saranno sempre raggiungibili i siti www.comune.figline-valdarno.fi.it e www.comune.incisa-valdarno.fi.it; resterà invece invariato l’indirizzo http://ufficiostampa.figlineincisa.it, creato nel dicembre 2012 proprio con l’obiettivo di dare una uniformità tra i due paesi sotto il profilo dell’informazione. Nella pagina Facebook “Comune Figline e Incisa Valdarno” confluiranno tutti i contenuti precedentemente postati su “Comune Figline Valdarno” e “Figline&IncisaInforma”. Si potranno continuare a ricevere informazioni riguardanti il territorio anche su Twitter diventando follower di @FiglineIncisa, oppure seguire il canale You Tube “Figlineincisa”. L’indirizzo di posta certificata sarà invece comune.figlineincisa@postacert.toscana.it.


Dunque sta per terminare un’altra fase di questo lungo percorso di fusione, iniziato nel settembre 2011 dai due Comuni e declinato attraverso tre percorsi (istituzionale, organizzativo, partecipativo) che hanno cercato il massimo coinvolgimento di tutta la cittadinanza culminando con il referendum popolare dell’aprile 2013, in cui oltre il 70% dei votanti ha detto sì alla fusione.


Dicevamo del percorso istituzionale, il cui atto di inizio è rappresentato dalle due mozioni che hanno impegnato i due Consigli comunali nell’avvio dell’iter presso la Regione Toscana, che ha premiato stanziando ulteriori finanziamenti (rispetto a quelli previsti dalla legge n.68/2011) l’ottimo percorso svolto dalle due Amministrazioni dei sindaci Riccardo Nocentini e Fabrizio Giovannoni, ideatori e promotori del progetto di fusione di Comuni più grande finora mai avvenuto in Italia.


In un secondo momento, al percorso istituzionale si è affiancato quello organizzativo, che ha visto un passaggio intermedio nell’unificazione di una serie di servizi (Anagrafe, Lavori Pubblici, Comunicazione e altri) nell’ambito dell’Unione dei Comuni, una sorta di “palestra” in cui allenarsi prima del passaggio al Comune Unico. Ma in entrambi i casi i principi sono gli stessi: dare risposte esaurienti ai cittadini sfruttando meglio le risorse a propria disposizione e risparmiando sulle economie di scale.


Ogni tappa del lavoro istituzionale e organizzativo svolto ha inoltre visto la presenza di momenti di partecipazione ed informazione. Oltre ai convegni e a tante altre iniziative di discussione sulla fusione di Figline e Incisa, il progetto COM-UNICO ha trovato il suo tratto distintivo nel coinvolgimento della cittadinanza attraverso tre laboratori partecipativi gestiti dal Communication Strategies Lab dell’Università di Firenze: oltre 100 persone si sono riunite per parlare del Comune Unico del futuro, analizzare problemi e lanciare proposte e progetti sulla comunicazione dei servizi, sugli spazi dedicati alla partecipazione e sul nuovo statuto comunale. L’obiettivo di questi laboratori è stato il rilancio e la riqualificazione del rapporto tra istituzioni e cittadini, che in questo contesto hanno potuto esprimere le proprie idee ma anche partecipare collettivamente alle decisioni del Comune Unico. Tutto questo non terminerà l’1 gennaio. Anzi, ci sono già gruppi di lavoro che resteranno al fianco del Comune Unico portando avanti le istanze dei cittadini. C'è anche un calendario con tre date: il 9 gennaio nella Sala consiliare di Figline si parlerà di Partecipazione, il 22 febbraio alle 18 nella Sala consiliare di Incisa l'argomento sarà la comunicazione dei servizi e infine, il 6 marzo alle 18 sempre nella Sala Consiliare di Figline si parlerà di identità, sussidiarietà e trasparenza. Questi tre incontri sono aperti a tutta la cittadinanza, alle associazioni e in particolare a coloro che vogliono dare un contributo allo statuto nel nuova comunità.


Spesso negli incontri pubblici o in altri contesti c’è stata una domanda che i cittadini hanno rivolto in modo più frequente: “Ma io che ci guadagno con il Comune Unico?”. La domanda si presta a diverse risposte, proprio perché i vantaggi sono molteplici. Innanzitutto ci sono i finanziamenti di Stato e Regione che, considerando anche il passaggio intermedio dell’Unione dei Comuni, porteranno nelle casse del nuovo Comune ben 13 milioni di euro in 10 anni. Restando sul versante economico/finanziario ci sono poi i benefici dovuti alle economie di scale e ai costi di gestione più bassi. Un altro vantaggio si inserisce invece in un quadro geo-politico, secondo cui il Comune Unico di Figline e Incisa sarà uno dei più grandi della cintura sud-est fiorentina: ciò comporterà un aumento del potere di rappresentanza nei confronti di organismi sovra-comunali ed una maggiore attrattività nei confronti del mondo dell’imprenditoria. Indubbi vantaggi arriveranno poi dalla somma dei servizi secondo il principio che “l’unione fa la forza”: insieme Figline e Incisa hanno un vasto mondo produttivo legato alla moda e all’artigianato, istituti scolastici di pregio come l’Isis Vasari e l’Università Sophia di Loppiano, due stazioni ferroviarie, un’uscita autostradale, un teatro come il “Garibaldi” e tanti luoghi d’arte. Insomma, la fusione tenderà non a sottrarre, ma a sommare.


Buon 2014 e buon Comune Unico a tutti!

 

 


«Torna alla lista