Il Ministro Di Maio in visita a Figline al presidio dei lavoratori Bekaert

Sindaca Mugnai: "Segnale di vicinanza del Governo e delle Istituzioni agli operai. Ora si lavora tutti insieme per cercare investitori. Intanto il Ministro si è impegnato anche sul tema della cassa integrazione"


Stamani il Ministro Di Maio è venuto a Figline, a far visita al presidio davanti allo stabilimento Bekaert di via Petrarca, per ribadire la vicinanza delle Istituzioni ai lavoratori.

A fine interventi, del Ministro e di alcuni lavoratori e rappresentanti sindacali, la Sindaca di Figline e Incisa, Giulia Mugnai, ha consegnato a Di Maio la maglietta della raccolta fondi che il Comune e altre realtà locali hanno organizzato per finanziare le manifestazioni e le iniziative dei lavoratori Bekaert (che serviranno a tenere alta l’attenzione sul caso).

Durante la visita, inoltre, il Ministro ha indossato la spilletta relativa alla stessa raccolta fondi ribattezzata "Io sto con i lavoratori Bekaert".

Si ricorda che, nell'ambito di questa campagna di crowdfunding, il Comune è riuscito a raggiungere 5mila euro di donazioni (per approfondire la notizia, clicca qui)


“La visita di oggi rappresenta un segnale di vicinanza del Governo e di tutte le Istituzioni ai lavoratori. Nonostante il mese di sospensione della procedura, infatti, l’attenzione sulla vertenza resta alta - ha commentato la Sindaca Mugnai - e come Comune, insieme proprio al Ministero, alla Regione e ai Sindacati, stiamo lavorando per cercare soluzioni per assicurare un futuro a questo stabilimento. Su questo punto, il Ministro Di Maio ha assicurato il suo impegno in prima linea alla ricerca di investitori credibili per avviare la reindustrializzazione del sito produttivo, oltre ad aprire alla possibilità della cassa integrazione per i lavoratori. In attesa del nuovo incontro tra le parti, fissato a Firenze per il 3 settembre, continueremo tutti ad appoggiare e a promuovere le manifestazioni e le iniziative degli operai, in presidio fino al 20 agosto in via Petrarca, per continuare a far sentire loro la vicinanza di tutta la comunità”.



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