In Primavera nei nidi comunali arriva l'outdoor education. Già iniziati i lavori

Manutenzioni e nuove attrezzature negli spazi esterni dei tre nidi comunali. Un investimento da 100mila euro per integrare l’offerta educativa con un metodo pedagogico innovativo già sperimentato dalle educatrici


 
Dall’orto ai piccoli tavoli da picnic, poi di corsa attraverso il tunnel fino a ritrovarsi nella capanna di legno: un normale giorno di scuola nei nidi di Figline e Incisa Valdarno, dove, dalla prossima primavera, arriveranno delle novità nella proposta educativa. Si sono concluse in questi giorni le prime installazioni di nuove attrezzature, giochi e arredi necessari per le attività di outdoor education nei nidi comunali Chicchirullò, Girandola e Trenino. Un investimento da 100mila euro in lavori e manutenzioni grazie al quale sarà implementato l’utilizzo delle loro aree esterne, per renderle ancora di più un luogo utilizzato come spazio educativo per stimolare nei bambini una nuova relazione con sé stessi, con gli altri e con l’ambiente.

Un metodo pedagogico innovativo già sperimentato dalle educatrici dei nidi comunali, in particolare nel periodo pandemico, quando l’emergenza sanitaria ha reso ancora più evidente la necessità di dedicare ampio spazio alle attività all’esterno, sia per limitare il rischio di contagio sia offrire nuovi input ai bambini. 

Outdoor education è, infatti, il nome che racchiude l’insieme di attività educative che si fanno all’aperto. Una pratica che ha radici pedagogiche antiche, adottata soprattutto nei paesi scandinavi già dagli anni Cinquanta e tornata di attualità negli ultimi anni anche nel resto d’Europa. È stato osservato che trovarsi in un contesto alternativo a quello dell’aula stimola i bambini a interagire in modo diverso con lo spazio e con gli altri, incoraggia l’autonomia e la sicurezza di sé, li porta a tenere alta l’attenzione. L’ambiente esterno – inteso sia come l’area immediatamente al di fuori dalla scuola che come luogo di formazione e relazione – diventa quindi una vera e propria zona di educazione esperienziale, utile ad acquisire maggiore consapevolezza di sé e degli altri e integrativo rispetto agli spazi chiusi che, seppur organizzati e arredati secondo le più moderne concezioni didattiche, non possono offrire le stesse potenzialità dell’open air. 

Come già accennato, da tempo le educatrici dei nidi comunali avevano cominciato ad arricchire la proposta educativa con alcune attività all’aperto, legate soprattutto all’esplorazione del mondo esterno attraverso gli stimoli sensoriali: annusare una pianta aromatica nell’orto “curato” dagli stessi bambini, produrre un suono con gli elementi naturali, giocare con i legnetti e utilizzare le installazioni verdi. 
Da questa esperienza è nata la volontà di dotare le aree esterne dei nidi di giochi, attrezzature e arredi adeguati a sviluppare un progetto integrato di outdoor education, il primo nel suo genere nei nidi comunali.

Nel mese di dicembre è partito un programma di manutenzioni ordinarie e straordinarie degli spazi all’aperto
, delle pavimentazioni antitrauma e degli elementi già presenti nei giardini dei tre nidi comunali, che sono poi stati arricchiti con l’installazione di capanne e tunnel di legno, vasche in cui coltivare un piccolo orto didattico, nuovi tavoli e sedute a misura di bimbo.

“L’emergenza sanitaria e le sue conseguenze ci hanno insegnato che l’attività all’aria aperta è un modo per consentire ai bambini di relazionarsi e sperimentare in sicurezza, evitando il rischio da contagio. Il Covid19 è stato quindi una molla per introdurre innovazioni in campo pedagogico, equiparando l’educazione negli spazi interni a quella all’esterno. Un tema di cui si è parlato molto, anche a livello nazionale, ma che per carenza di fondi non ha trovato possibilità di applicazione ovunque. Come Amministrazione comunale abbiamo quindi deciso di stanziare risorse per inserire la sperimentazione portata avanti dalle nostre educatrici nell’offerta educativa dedicata ai bimbi fino ai 36 mesi di età, introducendo nuovi arredi e giochi a loro disposizione e migliorando gli spazi in cui saranno installati. Era uno degli obiettivi principali della nostra Amministrazione in campo educativo e dalla prossima primavera, non appena le condizioni climatiche ci consentiranno di completare tutti gli interventi, lo vedremo realizzato. È il risultato di un lavoro portato avanti grazie al confronto tra educatrici, ufficio scuola, ufficio tecnico e Amministrazione comunale, per il quale ringraziamo tutti i soggetti che hanno contribuito”, commenta l’assessora alla Scuola, Francesca Farini.

IN FOTO: gli interventi effettuati a dicembre nei nidi comunali.
Nella foto di gruppo, da dx: assessora all'Istruzione, Francesca Farini; Chiara Bacci, educatrice nido Girandola; ing Samuele Fontani, ufficio tecnico comunale; Luca Capanni,  ditta TLF e direttore lavori

 


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