Ponte Stecco: cambia la procedura di Protezione Civile

Varate disposizioni più rigorose a causa della mancata demolizione del manufatto


In attesa della pronuncia del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche riguardo al ponte privato sul torrente Ponterosso – su cui pende un’ordinanza sindacale di demolizione conseguente all’alluvione del 2013 – il sistema intercomunale di Protezione Civile ha redatto una nuova procedura di intervento per la gestione del rischio idraulico che tiene conto di questa particolare situazione sul territorio comunale di Figline e Incisa Valdarno.


La procedura prevede vari livelli di intervento ed è attivata in conseguenza del grado di criticità emanato dalla Sala operativa regionale di Protezione Civile sui dati ricevuti dal Centro funzionale regionale; si parte dalla sola attivazione del personale reperibile, fino alla predisposizione di un cantiere lungo via di Norcenni (viabilità con senso unico alternato), dove nei casi di massima allerta è previsto il posizionamento di un escavatore con una pinza adatta a rimuovere eventuali tronchi che si ammassano sul ponte privato.


“Come annunciato a poche ore di distanza dal mancato pronunciamento del tribunale sulla demolizione del ponte – hanno spiegato la sindaca Giulia Mugnai e l’assessore alla Protezione Civile, Caterina Cardi – il Comune ha immediatamente rivisto le procedure di intervento sul torrente Ponterosso in caso di allerta, mettendo a disposizione risorse economiche ed umane per tutelare l’incolumità dei cittadini, a prescindere dal preoccupante ritardo di un tribunale. Questa procedura è stata inserita nel Piano di Protezione Civile e vi rimarrà finché il ponte non sarà demolito. A tal proposito si sta interessando anche l’unità del Governo #italiasicura, che si farà promotrice di un incontro tecnico presso la Regione per risolvere un problema che sta assumendo toni sempre più grotteschi”.

 

 

 


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