Residui vegetali: firmata ordinanza per abbruciamento

Il Comune si è allineato ai recenti cambiamenti normativi. Ecco tutte le novità dell’ordinanza


Alcuni recenti cambiamenti normativi hanno riportato la tradizionale bruciatura dei residui vegetali (come potature e sfalci) all’interno della tradizionale attività agricola anziché nel campo dello smaltimento dei rifiuti, seppur sottoposta ad una regolamentazione specificata da una apposita ordinanza sindacale.


Pertanto la sindaca Giulia Mugnai ha emesso l’ordinanza (la n. 9 del 12 settembre 2014 immediatamente esecutiva) in cui sono riportate le regole da osservare per non incappare nelle sanzioni previste dalla normativa vigente. In estrema sintesi la bruciatura deve essere effettuata sul luogo di produzione e deve essere assicurata costante vigilanza dell’abbruciamento; è vietato abbandonare la zona fino alla completa estinzione del focolaio; la bruciatura deve essere effettuata in cumuli di dimensione limitata avendo cura di isolare l'intera zona da bruciare tramite una fascia libera da residui vegetali e di limitare l'altezza ed il fronte dell'abbruciamento; la combustione deve avvenire ad almeno 50 metri da edifici di terzi e da autostrade, ferrovie e grandi vie di comunicazione; possono essere destinati alla combustione all'aperto al massimo tre metri steri per ettaro al giorno di scarti agricoli provenienti dai fondi in cui sono stati prodotti; l'operazione deve svolgersi nelle giornate in assenza di forte vento, preferibilmente umide in orari ben definiti a seconda della stagione; nelle aree agricole adiacenti ai boschi o ubicate ad una distanza inferiore a 200 metri dagli stessi, gli interessati devono realizzare una fascia parafuoco che circoscriva il sito dell'abbruciamento.


È bene ricordare che nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, la combustione di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata e che il Comune ha la facoltà di sospendere o di vietare la combustione dei residui agricoli all'aperto in tutti i casi in cui sussistono condizioni metereologiche o ambientali non favorevoli.


“Il Comune di Figline e Incisa – ha spiegato l’assessore all’Ambiente, Lorenzo Tilli - ha cercato di adeguarsi tempestivamente alla nuova normativa nazionale per venire incontro alle giuste esigenze dei nostri agricoltori, professionali e amatoriali,
anche perché in mancanza dell’ordinanza sarebbe proseguita la proibizione di ogni forma di abbruciamento. Osservare le disposizioni dell’ordinanza deve trovare però la sua ragione non solo nel rispetto della legge, ma anche nel senso di responsabilità davanti al rischio che dall’abbruciamento possano scaturire incendi pericolosi per le persone, le cose e il nostro territorio”.

 

 


«Torna alla lista