Stagione di prosa: si debutta con "La locandiera"

Da vanerdì Nancy Brilli sarà protagonista della "prima" del Teatro Garibaldi


Questo week-end Nancy Brilli torna a calcare il palco del Teatro Garibaldi nei panni de “La locandiera” di Carlo Goldoni, un gradito ritorno di quella che tuttora risulta la “primatista” della struttura figlinese: era infatti la stagione 2000/01 e il suo spettacolo “The Blue Room” registrò il record di 1388 spettatori, ad oggi imbattuto.


Le rappresentazioni si terranno con la stessa formula degli anni precedenti, quindi al venerdì alle 21 per gli abbonati del turno A, il sabato alle 21 per gli abbonati del turno B e la domenica alle 16,30 per il turno C. Per acquistare i biglietti ci si deve rivolgere alla biglietteria del Teatro Garibaldi (piazza Serristori) nel seguente orario: 9,30-12,30 e 16-19 nei giorni precedenti lo spettacolo; i prezzi per la poltrona numerata platea sono di 22 euro (ridotto 20), posto palco numerato 1°, 2°, 3° ordine centrale 20 euro (ridotto 16), posto palco numerato 1°, 2°, 3° ordine laterale 13,50 euro (ridotto 11), posto palco numerato 4° ordine 11 euro. Per conoscere le riduzioni ed altre informazioni sulla stagione teatrale clicca qui.


Dunque da venerdì Nancy Brilli sarà Mirandolina, il primo personaggio femminile del teatro occidentale recante i caratteri della modernità e prototipo della donna “moderna”, con la sua freddezza, la sua facoltà calcolatrice, la sua mancanza di bontà. Nella commedia l’azione si mette in moto quando Mirandolina, abituata a civettare con i suoi clienti, dai quali è apprezzata e corteggiatissima, si trova alle prese con un cavaliere rustico e misogino, che deride costoro per le loro svenevolezze e che tratta lei stessa in maniera secca e sgarbata. Mirandolina non si domanda neppure per un istante quali possano essere le cause di un tale atteggiamento: nel suo infinito narcisismo, la sola cosa che ella capisce è il fatto che il proprio fascino irresistibile non funziona e che il suo orgoglio mortificato esige vendetta. Armata di una strategia seduttiva fredda e precisa come una macchina da guerra e fingendo di condividere il disprezzo del cavaliere nei confronti delle donne, riesce a sorprenderlo proprio nell’unico punto in cui è vulnerabile.

  


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