Storia Pirelli Bekaert

Dal 1960 a oggi

 
 

La fabbrica Pirelli è nata nel 1960 e nel 2010 ha compiuto cinquanta anni di attività. La storia di questa azienda scorre su un doppio binario: da una parte il rapporto con la casa madre, quella piccola industria nata a Milano nel 1872 e diventata con il tempo una multinazionale dislocata in mezzo mondo, dall’altra il legame strettissimo con la comunità nella quale viene ospitata.

Nel 1960, quando la società lombarda vi mise le sue radici, il Valdarno era ancora una zona povera che prima aveva subito il passaggio di una guerra sanguinosa e cruenta e poi aveva vissuto, nel quindicennio 1945-1960, una dura crisi economica e sociale. La Pirelli è stata interprete e protagonista dello sviluppo della zona, creando lavoro, occupazione e ricchezza. Ma il merito storico dell’azienda milanese è anche quello di aver saputo gestire in maniera equilibrata, senza particolari esasperazioni, i conflitti sociali presenti in ogni realtà industriale.

Nel 2013 Bekaert ha acquisito lo stabilimento e tutto il ramo di azienda della cordicella metallica da Pirelli. La cessione è stata accompagnata da un accordo commerciale in cui Pirelli si impegnava ad acquistare steel cord dallo stabilimento di Figline per 4 anni, ovvero fino al termine del 2017. Accanto a quello commerciale, fu siglato un ulteriore accordo per la ristrutturazione dello stabilimento con una procedura che determinò 53 esuberi. La procedura per gli esuberi, iniziata e conclusasi nel corso del 2016,  fu gestita ai tavoli sindacali in maniera adeguata e l’impatto dei licenziamenti fu mitigato da diverse misure di salvaguardia per i lavoratori. Negli ultimi 4 anni lo stabilimento ha sempre lavorato a pieno ritmo, addirittura introducendo le domeniche lavorative e immettendo in azienda 23 interinali per rispondere alle commesse principalmente derivanti dal cliente Pirelli.
Durante il corso del 2017 Bekaert ha stretto un nuovo accordo commerciale con Pirelli della durata di due anni (da esaurirsi alla fine del 2019) per nuovi volumi da prodursi a Figline. Nell’ultimo incontro al Ministero dello Sviluppo Economico che si è tenuto il 29 marzo scorso, l’azienda ha confermato la mission dello stabilimento e gli investimenti nella ricerca e sviluppo. Nella giornata di venerdì 22 giugno 2018, la dirigenza aziendale, in maniera del tutto improvvisa e inaspettata, ha ufficializzato alle rappresentanze sindacali l’avvio delle procedura di licenziamento collettivo e di chiusura dello stabilimento nei 75 giorni previsti dalla norma.

Lo stabilimento figlinese di Bekaert conta 318 dipendenti oltre l’indotto e produce steel cord per gli pneumatici. All’interno dell’azienda sono presenti sia un segmento produttivo sia uno di ricerca e sviluppo, che negli anni ha elaborato prototipi poi prodotti a regime anche presso altri stabilimenti di Bekaert, quali quelli in Romania e Brasile.


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