Via a Unione Comuni: Figline e Incisa sempre più vicine

Entro il 2012 i primi finanziamenti; intanto il referendum per la fusione si terrà a primavera 2013 insieme alle elezioni politiche


Sei consiglieri di Figline e sei consiglieri di Incisa, sei di maggioranza e sei di opposizione con il sindaco Fabrizio Giovannoni a presiedere l’assemblea e il sindaco Riccardo Nocentini nella giunta.

 

E’ questa la composizione dell’Unione dei Comuni di Figline e Incisa, una sorta di anticamera al Comune unico che avrà funzioni di indirizzo sulle gestioni associate che interesseranno le due Amministrazioni a partire dalla fine del 2012. Il Consiglio dell’Unione è composto da membri dei due attuali Consiglio comunale e, come dimostrato dai numeri sopra riportati, tiene conto in modo del tutto paritetico delle rappresentanze delle due città e delle forze politiche elette.

 

Pertanto fanno parte dell’assemblea i “figlinesi” Andrea Davide Frallicciardi, Giorgio Laici, Valentina Trambusti (tutti di minoranza, rispettivamente di M5S, PdL e Lega Nord), Daniela Leoni, Massimiliano Morandini ed Enrico Stefanini (tutti di maggioranza, Idv-Sel la prima e Pd gli altri due) e da 6 consiglieri “incisani”, in particolare Francesca Fiorazzo, Gaspare Lucio Giorgi, Paolo Gambassi (minoranza, rispettivamente di Udc, PdL e Sinistra Solidale), Massimo Bigoni, Giuseppe Cencetti e Giulia Mugnai (maggioranza, rispettivamente di Pd, Psi e Pd).

 

Nessuno di loro percepirà gettoni di presenza, indennità o qualsiasi forma di rimborso per il lavoro svolto nell’Unione, sempre nell’ottica di un contenimento delle spese della politica che poi avrà senso compiuto con la nascita del Comune unico, quando cioè si risparmieranno 100mila euro all’anno (in meno ci saranno 1 sindaco, 5 assessori e 16 consiglieri).

 

L’Unione avrà un ruolo di primo piano nel percorso verso la fusione di Figline e Incisa, perché in questa fase avrà il compito di governare il percorso di integrazione dei servizi dei due Comuni: progressivamente, a partire dalla fine del 2012 saranno infatti associati Polizia Municipale, Servizi demografici, Lavori Pubblici, Ced e servizi informativi, Comunicazione istituzionale, Tributi, Segreteria e Suap. Sempre entro il 31 dicembre arriveranno anche i primi finanziamenti dalla Regione Toscana, che premierà i due Comuni con circa 250mila euro per il fatto di unire i servizi sopra citati: questi soldi, per portare un esempio concreto, permetteranno anche investimenti sulla scuola tramite la dotazione di nuove tecnologie e due nuovi scuolabus.


“Questa gestione associata dei servizi ci permetterà di creare l’ossatura del Comune unico, di creare un nuovo modello organizzativo per migliorare i servizi mantenendoli in entrambe le città – hanno spiegato i sindaci di Figline e Incisa, Riccardo Nocentini e Fabrizio Giovannoni -. Il Consiglio dell’Unione si insedierà molto presto e in quell’occasione presenteremo anche il nuovo logo che ci accompagnerà verso il referendum per la fusione”.


E a proposito di referendum, la Regione Toscana mercoledì scorso ha pubblicato sul proprio bollettino ufficiale il decreto con il quale il Presidente Enrico Rossi indice la consultazione. La domanda alla quale i cittadini dovranno rispondere con “si” o “no” è la seguente: “Siete favorevoli alla proposta di istituire il Comune di Figline e Incisa Valdarno mediante fusione dei comuni di Figline Valdarno e Incisa in Val d’Arno?”. Il Presidente ha inoltre stabilito che il referendum si terrà nella primavera 2013 in concomitanza con le elezioni per il rinnovo del Parlamento.


Per tutte le informazioni sul progetto di fusione di Figline e Incisa si può visitare il sito www.comunicofiglineincisa.it.


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