Piano operativo: priorità a recupero patrimonio edilizio e rurale

Dopo l’adozione di lunedì in Consiglio comunale, prosegue l’iter procedurale. Il documento di pianificazione urbanistica è già consultabile in municipio e, a breve, sarà anche online


È stato adottato nel Consiglio comunale di lunedì il Piano operativo, lo strumento di pianificazione urbanistica che disciplina le regole d'uso del territorio e che, una volta approvato, sostituirà i Regolamenti Urbanistici degli ormai ex Comuni di Figline Valdarno e di Incisa in Val d’Arno.

Il Piano operativo, inoltre, traduce operativamente e attua gli indirizzi contenuti nel Piano Strutturale (in vigore dalla scorsa estate), definisce le destinazioni d’uso e stabilisce nel dettaglio dove, come e quanto si può intervenire nella trasformazione degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi, oltre che nella valorizzazione e nella tutela del territorio comunale, sia nelle aree urbane che in quelle agricole. Per quanto riguarda le previsioni di trasformazione il Piano operativo ha valenza quinquennale, mentre la parte che riguarda la gestione del patrimonio edilizio esistente non ha scadenza. 

ITER PROCEDURALE - Dopo l'adozione in Consiglio comunale, il Piano operativo deve essere trasmesso alla Città Metropolitana e alla Regione e, successivamente, pubblicato sul BURT. Da quel momento in poi, i cittadini avranno due mesi per proporre le proprie osservazioni. Seguiranno le controdeduzioni dell’ufficio comunale competente
la votazione in Consiglio Comunale e l’attivazione della Conferenza Paesaggistica (di cui fanno parte la Regione e la Soprintendenza). Nei prossimi giorni, appena la delibera del Consiglio comunale sarà esecutiva, sul sito www.comunefiv.it (sezione “Pianificazione urbanistica”) sarà possibile visionare il documento adottato. Inoltre, sin da subito, è possibile rivolgersi all’ufficio Pianificazione Urbanistica e Ambiente, che si trova presso il municipio di Incisa e che è aperto al pubblico il martedì dalle 9 alle 13. Inoltre, è possibile essere ricevuti su appuntamento anche il giovedì pomeriggio (ore 15-17,30)  e il venerdì mattina (ore 9-13), prenotandosi al numero 055.91251. 

CONTENUTI E PRINCIPALI NOVITÀ – Focus principale del Piano operativo è la riqualificazione degli insediamenti già esistenti, con il completamento di alcune aree urbane e il recupero e la riconversione di zone dismesse o abbandonate. Inoltre, il documento contiene indicazioni chiare sulle possibilità di intervento, da parte dei privati, sul patrimonio edilizio già esistente. Così facendo, da un lato si semplificano le procedure e le operazioni di gestione delle pratiche da parte degli uffici comunali (perché si evita il ricorso a ulteriori strumenti, come  ad esempio i Piani attuativi) e dall’altro si chiarisce a cittadini e professionisti quali sono le loro possibilità di intervento in materia edilizia. 
Una parte importante del Piano, inoltre, riguarda il territorio rurale, dove le aziende agricole e altri soggetti (realtà produttive minori, ma anche puramente amatoriali) avranno maggiori possibilità di intervenire sul territorio, nell’ottica di tutelarne i valori ambientali e paesaggistici. 

Quanto alle opere pubbliche, l’obiettivo è garantire maggiori servizi ai cittadini e migliorarne la qualità della vita. Grazie anche ad alcune procedure di esproprio, sarà infatti possibile realizzare nuovi parcheggi (ad esempio presso la stazione ferroviaria di Figline e al Matassino, vicino al campo di atletica), nuovi marciapiedi (a Porcellino, Stecco, Focardo, Cesto e Scampata) e intervenire sull’ampliamento del verde (per esempio in zona Sacci) e sulla viabilità (per esempio, realizzando una nuova rotatoria tra via Porcellino e via Rosai).

Lunedì sera abbiamo adottato in Consiglio comunale il Piano operativo del Comune unico, che ci consente di avere una visione di insieme su come sarà, dal punto di vista urbanistico, il nostro territorio nei prossimi anni – spiegano la Sindaca Mugnai e l’assessore Bianchini -. È per questo che, nell’iter procedurale che porterà alla sua approvazione, abbiamo deciso di coinvolgere sin da subito i cittadini, promuovendo una raccolta di contributi che all’inizio avevamo ipotizzato potesse durare un mese ma che poi abbiamo deciso di portare avanti per un intero anno, in modo da accogliere più spunti possibili. Il risultato, dopo aver visionato più di 100 proposte e richieste, è questo documento di programmazione urbanistica che punta su una semplificazione delle procedure urbanistiche, specie a favore delle attività produttive. Inoltre, si riducono i tempi di attesa di chi si rivolge al Comune e si chiarisce ai professionisti in che modo è possibile intervenire sulle varie porzioni di territorio. Quanto alle priorità, si punta sul recupero del patrimonio edilizio già esistente, e non sulle nuove costruzioni, oltre che sulla valorizzazione del patrimonio agricolo e sulle opere pubbliche ”. 


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