Tommaso Lisa vince l’edizione 2023 del Premio Petrarca.FIV 2023

La premiazione si è tenuta sabato a Casa Petrarca, insieme alla presentazione del volume “Le nostre impronte sul mondo”, con i racconti dei sette finalisti


 
Qual è l’impronta dell’uomo sul mondo? Qual è l’impatto che abbiamo avuto e l’eredità che vogliamo lasciare? Quando osserviamo un’impronta, che cosa immaginiamo? Che storie nascondono le tracce che incontriamo lungo la via? Sono questi i temi del concorso Petrarca.FIV, che ha visto la partecipazione di oltre 80 persone da tutta Italia e che si è concluso ufficialmente sabato 27 maggio a Casa Petrarca a Incisa. È lì, infatti, che si è tenuta la premiazione dell’edizione 2023 del concorso letterario, promosso dal Comune di Figline e Incisa Valdarno e curato dalla rivista L’Eco del Nulla.

Nel corso della serata, è stata presentata al pubblico la raccolta di racconti che porta proprio il titolo del tema di questa quarta edizione: “Le nostre impronte sul mondo”. Sette i racconti pubblicati al suo interno: si tratta (in ordine di classifica) di “La materia del carabo” di Tommaso Lisa, “Le orme del buio” di Giulio Iovine, “Così in basso” di Beatrice La Tella, “La città di sotto” di Andrea Cappuccini, “Il segreto dei netturbini” di Francesco Pone, “Campi minati” di Ilaria Petrarca, “Il battello di Hilde” di Alberto Grechi. Ed è proprio Alberto Grechi l’unico vincitore della Sezione Speciale Figline e Incisa Valdarno. Il suo è un racconto distopico, in cui la sovrappopolazione costringe una parte dell’umanità a vivere in battelli sul mare.

Il vincitore assoluto del Premio Petrarca.FIV 2023 (e del premio in denaro di 300 euro) , invece, è il fiorentino Tommaso Lisa
, che racconta il presente con la voce di un giovane entomologo stupito dalle meraviglie del mondo in miniatura e che è stato premiato con la seguente motivazione: “Per lo stile melodico e sinuoso del racconto e per l’uso della lingua come preciso strumento con il quale l’autore, con le parole dell’entomologia, pesa le esistenze dei più piccoli esseri raccontando il paesaggio senza toni agiografici né di denuncia. Per la grazia e l’eleganza di una narrazione che non ha paura di avventurarsi in un linguaggio tecnico e di sacrificare il cardine dell’azione per riflettere sul significato del tempo che passa e sulla nostra eredità”.

I racconti finiti nel volume sono stati scelti dal voto del pubblico durante le due serate di presentazione e di letture pubbliche, oltre che da una giuria tecnica, composta dalla scrittrice Veronica Galletta, dal direttore de L’inquieto Martin Hofer (autore anche della prefazione al volume), dall’editore di Alter Ego Edizioni Luca Verduchi e dallo scrittore Marco Marrucci.

“Petrarca.fiv è un concorso ormai ben consolidato nel panorama nazionale, basti pensare che i vincitori e i finalisti delle passate tre edizioni hanno poi, in molti casi, pubblicato i loro lavori con case editrici di assoluto prestigio. Siamo felici di aver realizzato una nuova edizione, anche quest’anno dedicata a un tema di grande attualità, e auguriamo buona fortuna a finalisti e vincitori, perché possano proseguire il loro viaggio nella scrittura. Crediamo, infatti, che la narrativa abbia la forza di raccontare il mondo e, in qualche modo, di anticiparlo. Non si può pensare di comprendere per davvero un’epoca senza passare per la sua letteratura: per questo gli autori emergenti hanno bisogno di spazio e riconoscimento”, commenta l’assessore alla Cultura Dario Picchioni.

IN FOTO: alcuni scatti della premiazione; nella foto di gruppo, da sinistra,  il direttore de L’Eco del Nulla Andrea Caciagli, la sindaca Giulia Mugnai, gli autori Francesco Pone, Alberto Grechi, Ilaria Petrarca, Giulio Iovine, Tommaso Lisa e Beatrice La Tella, l’assessore alla cultura Dario Picchioni

 
 

Sonia Muraca
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